martedì 27 dicembre 2011

vigilia

12 bambini dai 2 mesi ai 16 anni . Si mischiano corrono dappertutto per casa, mentre facciamo le foto tutti in fila ai tre neonati presenti nelle rispettive carrozzine. E' una vigilia piena di vita, mentre le mamme stentano a capacitarsi: per loro è tutto completamente nuovo , un Natale del genere non si vede sempre.. ma non soltanto perchè non hanno mai passato un nata le in casa di accoglienza (e meno male per loro!) ma perchè siamo tanti..e non siamo parenti... e siamo felici. Tutti hanno preparato qualcosa. Sì ok l'ammetto..ho passato una giornata intera ai fornelli e ho cucinato per un esercito, e sì, sì , è vero, mangeremo gli avanzi fino a capodanno.. però tutti hanno preparato. Dagli antipasti in poi non manca nulla. Anche l'abbondanza stupisce, e di abbondante c'è tutto. Abbiamo insieme a noi, oltre le mamme della casa un'altra mamma abbandonata da un marito particolarmente coraggioso, con i tre bambini. La più grande che ha 10 anni ha una palese cotta per il mio terzogenito e neanche mangia pur di continuare a parlarci..mentre lui, da bravo maschio, chiacchiera ciancicando l'ennesimo piatto di lasagna.. Giocano con le pistole anche le femminucce, ed i maschi si improvvisano cuochi nel finto ristorante delle signorinelle.. corrono, dipingono, impasticciano, mangiano e chiacchierano. Noi grandi ci passiamo di braccia in braccia i nanerottoli per sollevare un pò le madri, e tra una poppata e l'altra portiamo tutto in tavola sistemiamo e ci accomodiamo a fare chiacchiere anche noi, a buffet, intorno all'albero illuminato ed al presepe.
E arriva il momento più atteso.. di nascosto dai bambini (e non chiedetemi come ma ci riusciamo tutti gli anni) portiamo tutti i regali sotto l'albero e li sistemiamo. Le mamme sono stupefatte dalla quantità di regali.. certo, si , si potevano fare cose più modeste..ma l'abbondanza nell'amore si vede anche in questo: e l'albero è strapieno di regali. Regali per 12 bambini e per le loro mamme..e specie quest'ultime non se l'aspettano.. Chiamo i nomi estraendo i pacchetti a casaccio dal mucchio e gli occhi dei piccoli si illuminano e quelli dei grandi si riempiono di commozione.
I bambini giocano felici mostrando i nuovi doni, e noi ci prepariamo per la mezzanotte, momento solenne in cui con una piccola processione portiamo il bambinello alla grotta e lo facciamo "nascere" ufficialmente. Raduniamo i bambini, li mettiamo in fila dal più piccolo al più grande. Maria è la più piccola tra quelli che camminano insieme con l'amichetta Serena; una porta il bambinello l'altra la luce. E tutti insieme i bimbi in processione seguiti dagli adulti, arrivano alla grotta, dove, depositato il bambino, leggiamo insieme il brano del vangelo di Luca. "non c'era posto" recita la Scrittura, e noi siamo chiamati a farne di posto; "andate e troverete un bambino" e noi siamo chiamati ad accoglierli i bambini. Non so.. mi sembra tutto ad hoc..mi sembra tutto abbia molto senso.

"tra cento anni non conterà dove io abbia tenuto il conto corrente o quanti soldi ci fossero in banca o di quale assicurazione fosse la mia polizza sulla vita.. eppure il mondo sarà diverso, perchè sarò stato importante nella vita di un bambino".
(Forest Witcraft)

sabato 10 dicembre 2011

chiarezza

due anni e mezzo. Poco più alta del tavolo da pranzo, con un modo di parlare che non oso pensare l'adolescenza cosa sarà e una fissa bestiale per la bella addormentata nel bosco. Si aggira per casa cantando "soooo chii ssssei vicino al mio cuor gnognor seee tuuuuuu" (interpretazioni varie).
Avvista il padre ed avvicinandosi con noncuranza chiede
"papà mi vuoi bene, vero?"
"certo amore che ti voglio bene"
"sono la tua pimpipessia? " ...sguardo attonito del padre ..momento di imbarazzante silenzio..
"si tesoro ma ti voglio bene perchè sei la mia bambina!"
"pimpipessia, papà.."
"si ecco.. ma anche bambina.."
"la pimpipessia bambina, babbene adesso??"

e cavolo.

venerdì 9 dicembre 2011

niente da ridere


stavolta c'è poco da ridere e glielo dico in faccia, mentre in un italiano che serve comunque l'interprete mi dice che, di nuovo, al bambino quel latte non piace e che non gliel'ha dato. Lo peso. Da sempre è un bambino talmente buono che posso dire senza timore di sbagliare di non averlo mai sentito piangere. Non frigna, non lagna, non fa neanche "uee". Che cavolo si ride lo sa solo lei: ha perso tre etti. Non c'è proprio niente da ridere. E siccome non lo capisce ma io non posso stare a guardare, mi trovo a fare la stessa cosa che ha già fatto "salvamamme": mi restano solo i servizi sociali, nella speranza che intervengano o che almeno lei, spaventata, cambi atteggiamento. Spero nella seconda che nella prima, ho avuto recente conferma, la speranza è vana. "non c'è da ridere, il bambino perde peso. Riportamelo venerdì se non ha mangiato devo chiamare il servizio sociale". Mi guarda e si fa seria. Deve essere proprio vero che quando non sorrido faccio paura,evidentemente trasmetto senza ombra di dubbio che non ho intenzione di giocare. Si fa scura in viso, adesso non ride più. La guardavo mentre tenta di allattare il bambino: lo tiene semi seduto e quasi volto in avanti piuttosto che verso di lei..come fa a mangiare così? già non ha una gran fame ma in questo modo è davvero improbabile. Cerchiamo di insegnarle una posizione corretta per dargli questo benedetto biberon ma certo se lei non ha pazienza di imboccarlo spesso è dura: non si può lasciare un bambino di 5 mesi con 30-50 grammi di latte al giorno integrato con camomilla superzuccherata. proprio non si può. La minaccia però ha colto nel segno, sembra. Ha decisamente paura. Dentro di me spero che non ne abbia troppa, che non rinunci a venire pur di non essere controllata..Attualmente rappresentiamo l'unica speranza di nutrizione per lei e per il piccoletto. La pediatra le ha detto che non può cambiare tipo di latte così spesso.. brava lei. Da dietro la scrivania non si rende conto che il bambino vive in una situazione di estrema povertà (e la donna si è guardata bene dal dirgli qualunque cosa, piuttosto mente!) e che la madre non potrebbe proprio darglielo il latte. Quanto si è tutti bravi a parlare..
Adesso le scende qualche lacrima, trattiene il pianto è evidente. Dice che sta cercando una sistemazione per il bambino. Scambiamo uno sguardo con P. e subito l'idea che non stia parlando dell'asilo nido ...chissà perchè..passa nella mente di tutte e due. Facciamo domande,ma lei risponde solo che cerca qualcuno che lo tiene per poter andare a lavorare, che al nido non lo può mandare.. La paura mia è sempre che la povertà estrema spinga a gesti estremi. Un assurdo da pensare, quando basterebbe spenderci un pò più di tempo per dargli da mangiare e , ne sono sicura, G. mangerebbe tutto.
Però sua scienza , la pediatra, l'ha autorizzata allo svezzamento. Procediamo quindi con le pappe e la frutta..oggi non ha potuto dargliela perchè non ha niente, neanche due carote per improvvisare qualcosa che somigli a un brodo-con-vegetali (che dal brodo vegetale distiamo anni luce..) Noi invece grazie all'aiuto di tutti voi lettori, da dargli abbiamo. Prendo un vasetto di mela: 100 grammi. Sono disposta a perderci anche un'ora ma lei deve vedere che è solo questione del suo impegno. E G. mangia tutto, è pure bravissimo visto che non ha mai preso cucchiaino fino ad ora. Gli piace, mangia tutto con un pò di pazienza. "vedi? - gli dico- adesso dovrai farlo tu" Gli lascio imboccare gli ultimi cucchiaini. Sembra preoccupata che non si sbrodoli più che del fatto che mangi.. Le diciamo di venire dopo un paio di giorni per insegnarle come fare le pappe. Le diamo tutto quello di cui ha bisogno per nutrire il figlio e se stessa. E speriamo che martedì vada tutto liscio.
Intanto non smettete di aiutarci: noi abbiamo bisogno di voi per far fronte a queste situazioni.


se volete inviare prodotti per l'infanzia per aiutarci potete mandare tutto a IL DONO Onlus, via val trompia 136 00141 Roma.
Grazie in anticipo.

lunedì 28 novembre 2011

progetti di natale


ebbene sì, novembre è già agli sgoccioli. Domani è il compleanno del mio secondogenito che da ormai 14 anni riempie (e credetemi, le riempie) le mie giornate. Senza di lui sarebbero decisamente vuote, e per quanto io possa desiderare la solitudine almeno 100 volte al giorno, di lui - e degli altri - non potrei fare a meno.
L'inizio di dicembre si farà subito sentire con il prossimo ritiro che abbiamo preparato per il primo fine settimana, cioè 2-4..e sarà un inizio intenso, di quelli che ti restano fino a fine mese. Così chiudo l'anno in bellezza. Stiamo preparandoci già al Natale, con le idee su cosa fare, come organizzarci..perchè quest'anno il cenone lo faremo , come lo scorso anno, a casa da me, invitando le mamme del centro di accoglienza con relativi pupetti, e adottando un'altra mamma con tre bimbi, pure lei allegramente abbandonata da un uomo molto, molto , molto coraggioso e virile, che altrimenti passa il natale da sola..e per i piccoletti - ma anche per lei - non è proprio il massimo. Come l'anno scorso prepareremo l'albero e anche il presepe (voi che fate? ho messo un sondaggino su faccialibro, votatelo!) saremo pieni di lucine e decorazioni per far impazzire i neonatini che seguono felici le luci, e poi perchè a me quest'aria di festa piace tanto. Prepareremo tutto l'8 dicembre, per l'immacolata, come da tradizione... l'anno scorso l'albero era stracolmo di regali con tutti i bimbi che avevo a casa..certe facce! Intanto se volete anche voi potete partecipare di questa festa fatta da noi, acquistando i biglietti di natale solidali e col vostro aiuto potremmo regalare ben più di un giorno di festa.

giovedì 24 novembre 2011

irrinunciabile.


Da quando siamo bambine, indipendentemente dal fatto che abbiamo poi coltivato questo desiderio o meno, che crescendo abbiamo seguitato a pensare di volero, da quando siamo piccoli abbiamo in mente un'idea chiara di come dovrà essere ,il giorno in cui annunceremo al mondo l'arrivo di un bambino. Il nostro. Non so come avvenga che poi per tutta la vita ci ripetano che è impossibile che accada proprio come lo volevamo, o anzi che è impossibile proprio farcela a mettere al mondo un bambino nostro.
Non so perchè ci sia un tanto grande gusto a farci pensare che ce l'hanno fatta tutti prima di noi anche durante le guerre si mettevano al mondo figli, ma noi no, non ce la faremo, e quindi bisogna "rinunciare", non solo al progetto di averne - semmai uno avesse questo progetto - ma anche all'evidenza di esser rimasta incinta, per preferire un'altra evidenza: che quello, che è tuo figlio, se abortisci continuerà ad essere tuo figlio, soltanto sarà tuo figlio morto. E ci hanno convinto che questo è meglio per noi donne, che la cosa peggiore che possa accaderci è portare avanti la gravidanza e non soltanto perchè magari oggi non abbiamo le condizioni spettacolari che avremmo voluto o dovuto avere, per farlo; ma proprio perchè tu, proprio tu, scherzi? è impossibile che ce la farai. Non ce la faresti con le condizioni idonee..figuriamoci ora. Ora con quel ragazzo che non si sa se va o resta - perchè sembra proprio che anche i maschietti si siano fatti fregare dall'apparente convenienza del restare attaccati alla gonnella di mammà o di farsi imboccare e cambiare il pannolino fino a 50 anni suonati almeno ; con quel lavoro che non si sa ancora se ti assumono, anzi si sa e la risposta è no. Con quella situazione a casa che ci manca solo un bambino.. E per questo si fanno figli - chi li fa - sempre più tardi, si investe talmente poco nella vita. Non fraintendere, non sto parlando del gesto altruistico (opinabilmente tale) di mettere al mondo un bambino senza i presupposti. Scardiniamo questa storia, poi: una volta che sei rimasta incinta non si tratta di fare programmi, quel bambino è lì ha solo bisogno di tempo per nascere, ma è lì, e non lo leverai dalla tua vita con un aborto, lo dicevo anche prima: l'aborto non fa si che tu non diventi madre, ti rende madre di un bambino morto. Assodato questo, non voglio fermarmi sulla possibilità altruistica di mettere al mondo un figlio se non c'è tutto un contorno perfetto per accoglierlo. Sto parlando di investire su sè stessi, sulla propria, di vita. Sì, su di te che non ti da credito nessuno, che devi ammazzarti di fatica per ottenere che qualcuno si accorga che esisti e che vali. Sto parlando del fatto che ti guardi allo specchio la mattina e già sei stanca e ti affanni a coprire la stanchezza col trucco perchè le donne, si sa, truccate danno più risalto ai loro dettagli meravigliosi, certo, ma si sa anche che le donne faticano cento volte più degli uomini a prendere un posto nella società proprio in virtù di quello che viene definito un handicap, un difetto di fabbrica: la possibilità neanche troppo remota di diventare madre. E ti trattano come una menomata ovunque ti giri. So di colloqui per posti di lavoro in cui ti chiedono "ma non vorrai sposarti vero?" oppure "no donne non ne assumo perchè fanno figli" . Si, sei una donna. Si puoi fare un figlio. Sì è vero sarà pure complicato ma se tu non investi su di te, chi lo farà? parliamo dell'orgoglio. Parliamo dell'autostima. Ho seguito più di tremila - tremila non trenta, non trecento - donne che hanno abortito. Devo dire che nonostante girino in rete pubblicità che parlano di donne "fiere" della scelta fatta io non ne ho trovate. Donne che si metterebbero una maglietta per gridare al mondo "hei ho usufruito di un diritto! ho abortito" non ne ho trovate! ho trovato donne profondamente segnate da questa decisione, piene di tristezza. Tutto però intorno ci racconta questa favoletta della macchina del tempo, che funziona in nessuna occasione tranne in gravidanza: se lasci il tuo ragazzo, marito , compagno per prendere un'altra strada, non si torna indietro. Se ti licenzi per prendere un'altra strada non si torna indietro. Se cambi città niente sarà più come prima ma se resti incinta ed abortisci torni a riprenderti la vita che avevi prima. Questo, signori e signore, è un vero miracolo!.. no, è il solito coniglio nel cappello, c'è la fregatura. Non si torna indietro! non si torna indietro neanche quando sei rimasta incinta e allora cosa si può fare? Come si può offrirlo alle donne come risposta ai loro problemi? E quale potrebbe essere mai la risposta da dare? Se nessuno crede nelle tue possibilità non significa che tu non ne abbia: inizia a crederci tu. Se non ci riesci trova la forza in te di chiedere aiuto. Sai farlo, e lo sai perchè? perchè per dirla alla Zelig, ce l'hai nel DNA: le donne sono quelle che si fermano per strada a chiedere indicazioni quando non trovano un indirizzo. Ecco è la stessa cosa, chiedi indicazioni. E non fermarti se qualcuno ti continua a ripetere che non ce la puoi fare, e non fermarti se qualcuno ti dice trovala da sola la strada. Cerca chi crede in te, perchè ne hai diritto. Non farti fregare, sono tutte scuse: non hai un difetto di fabbricazione, sei una donna, vanne fiera. Hai ragione, il mondo è complicato, le situazioni sono difficili, gli uomini spesso ci fanno una figura penosa, scappano, sono traditori, sono instabili. Tutto profondamente e tristemente vero. Ma quando vogliono farti credere che è troppo difficile per te, che è troppo pesante per te, ti stanno fregando. Investi sulla tua vita: ti stanno dicendo che devi accontentarti ed è falso, nessuno di noi vive per accontentarsi, stiamo al mondo per essere felici, e forse che la felicità si costruisce in quattro e quattr'otto? Ti stanno dicendo che tu non sarai felice, se tieni quel bambino ed è falso lo sai anche tu, perchè tutte le donne che mettono al mondo un figlio vedono in lui la cosa più bella mai fatta, la loro felicità. Perchè non tuo figlio, perchè non tu? perchè proprio tuo figlio dovrebbe renderti un infelice? Perchè le condizioni sono negative? Un assurdo vero? Potrebbero dirti che è una vera vergogna che tu ti sia messa in questa situazione - come se ci potessimo mettere incinta da sole - che sei un disastro..- sì questo potrebbero dirtelo anche in famiglia purtroppo, che sembra quasi che restare incinta sia una notizia peggiore di un tumore - e invece poi quando il bambino nasce si innamorano tutti...Potrebbero dirti che andare avanti non è la scelta migliore. Ma tutto questo , non è vero. Ti stanno dicendo che devi accontentarti, che non puoi averla la tua felicità che più di così, più di un uomo fuggiasco non ti meriti, che più di un lavoro che fa schifo, non ti meriti perché tu sei donna e va così. Non farti fregare! Prova invece ad immaginare di avercela già fatta, prova a figurarti l'orgoglio proprio come quando studi e ti figuri il giorno che sarai laureata o diplomata, anche se oggi stai faticando da matti, proprio come quando ti figuri di aver già raggiunto la mèta quando sei ancora all'inizio - sarai aiutata e ce la farai, è una garanzia, mi sento di poterci spendere il mio nome perchè sarà certamente così - prova a immaginare come guarderai tutti dall'alto in basso perchè tanto il lavoro lo troverai con la stessa difficoltà di prima (non è che se abortisci ti mettono i tappeti rossi poi!); lo puoi trovare un uomo che non scappi, sì esistono ancora! Il fatto che non lo hai trovato non sarà mica perché ti sei accontentata di qualcosa che somigliava alla felicità forse lontanamente? Prenditela la tua felicità, cercala e non arrenderti, ti spetta: e non è rinunciando a quello che la vita ti offre, fosse anche una sfida con una gravidanza imprevista – che la troverai prima.. E sarai fiera di poter dire, alla faccia di tutti, io ho qualcosa che voi non avete: ho fiducia nella vita. Ho fatto tutto quello che fate voi, e ho anche mio figlio. Non vuoi poterti dire che non rinunci a niente nella tua vita? Esatto, non rinunciare a niente, prima di tutto a vivere.
Allora capisci che ha senso fare per esempio la marcia per la vita che si terrà a Roma il 13 Maggio, perché bisogna sbatterlo in faccia a tutti che la tua vita vale, e che tu credi in questo: se non lo fai tu perché dovrebbe farlo qualcun altro? E non si tratta soltanto – e già sarebbe abbastanza - della vita di un bambino, il tuo magari; si tratta della tua vita di donna che non devi permettere a nessuno di sottovalutare o di buttare via.

p.s. visto che stai leggendo qui, per chiedere aiuto e trovare qualcuno che faccia il tifo per te chiama il numero 3473786645. Rispondo io per l'associazione IL DONO.

venerdì 18 novembre 2011

solo un abbraccio


sto entrando nell'ascensore e mi sento salutare. Penso sia qualcuno che abita nel palazzo rispondo al saluto, sorrido, entro in ascensore incastrando il passeggino con dentro la biondina urlante, che questi ascensori non sono mai grandi abbastanza per i passeggini e devi essere almeno un grande giocatore di tetris per poter fare la mamma, sembra. Dietro di me si chiude la porta a molla..o almeno dovrebbe. Mi giro perplessa e c'è lei, che mi guarda sorride ed entra in ascensore. "Prego" faccio posto io. "sei serena?" ecco fatto. Così ci siamo incrociate per le scale e faccio gli onori di casa mentre aspetto Rachele che venga a fare il colloquio, oggi non posso restare io perchè la nana non mi permetterebbe concentrazione nè di dedicarle il tempo che merita. Ogni storia merita tempo. Che sia la più comune o la più incasinata mai sentita, ognuna ha bisogno e diritto di tutto il tempo che le serve per mettersi a suo agio e sentirsi accolta. Oggi quindi sono di passaggio, e mi limito a porgerle il foglio da firmare per la privacy mentre chiedo come educazione vuole "come stai?"...
e si apre un baratro. Mi stupisco sempre di quanto siamo soli o di quanto almeno così ci percepiamo. Del bisogno che abbiamo di sfogarci e di quanto sia incredibile che si possa desiderare farlo con degli emeriti sconosciuti. Sì, magari simpatici, affettuosi..ma sempre sconosciuti..Inizia a piangere come se non l'avesse mai fatto , mi fa una gran tenerezza e l'abbraccio.."hei... stai tranquilla, coraggio...", le dico e lei mi stringe come si fa con una sorella..peccato non ci leghi nessuna parentela e che non ci siamo mai visti prima. Mi emoziona questa cosa, sempre. Sono anni che mi emoziona e penso che continuerò a provare sempre la stessa cosa , insieme al desiderio di esserci e di poter continuare a dire "stai tranquilla" solo perchè ho dato un abbraccio.

e tralascio il fatto che poi è arrivata Rachele e ho dovuto giustificare di averle fatto trovare la ragazza in lacrime ancora prima di iniziare il colloquio "giuro non ho detto niente, io!" - seh, va beh.."

venerdì 11 novembre 2011

bimboside , dalla parte dei bambini.


Che bello quando alle mail che invii ti risponde chi meno te l'aspetti. Che bello quando questo "chi meno te lo aspetti" ti è stato casualmente suggerito da una mamma che hai aiutato..diciamo uno scambio di favori!
E' successo che qualche giorno fa mentre controllavo le risposte dei "grandi" fornitori di pannolini che tardano a far sentire la loro voce trovo invece l'email di un più piccolo. Sarà che i piccoli hanno il cuore grande, sarà che i grandi hanno perso di vista la loro piccola clientela..di fatto bimboside.it ha risposto e non me l'aspettavo. bimboside è un'azienda nata solo 4 anni fa, in continua crescita, specializzata nella vendita online in italia e in europa pannolini innanzi tutto (in particolare vende i pannolini ecologici usa e getta MOLTEX OKO, Babycharm NATURAL e DELORA OKO) - ma anche prodotti per l'infanzia più in generale. Senza contare che se volete risparmiare facendo un regalo davvero utile oltre che di ottima qualità Bimboside si è inventata gli abbonamenti di pannolini, cosa che di per sè ho trovato davvero carina! ..cioè..tra tanti regali questo lo usa per davvero la mamma eh!
I prodotti sono tutti di primissima qualità e gli stessi pannolini vanno dalle marche più commerciali a quelle di superlusso che nei supermercati non si trovano, per garantire il massimo rispetto della pelle del bambino. bimboside.it ha fatto del "raggiungere tutti comodamente a casa" il suo slogan, trattando, come si legge nel sito, con un occhio di riguardo le iniziative a scopo benefico. Così l'occhio di riguardo è caduto sulla nostra email , subito ci siamo messi in contatto con il responsabile ed è nata una partnership che fa da qui in poi di bimboside il partner esclusivo de IL DONO per la fornitura di pannolini alle nostre mamme.
Ma non finisce qui: poichè le aziende col cuore, il cuore ce l'hanno grande, bimboside ha scelto di dedicare alle mamme de IL DONO uno sconto promozionale del 5% cliccando direttamente sul banner presente qui o nel sito ed inserendo il codice di sconto 12345 una volta selezionati i prodotti che volete acquistare, direttamente nella pagina del "carrello" virtuale (mi raccomando approfittatene!)
Mi è sembrata una bella ventata di ottimismo dove sembra che nessuno si interessa realmente di bisogni delle mamme, è incoraggiante vedere che si può aver voglia di affrontare la sfida di andare contro corrente.

giovedì 10 novembre 2011

puffi e puffe

E' nato David, è un puffo piccino picciò di neanche una settimana, coi capelli corti corti da bravo soldatino, tutto la mamma (anche se la mamma dice di no) e per ora mangia e dorme. Specie la parte mangia. Ma si sa, va così almeno i primi mesi. E' bellissimo da vedere come tutto quello che ti ripeti mentre sei incinta tipo "io non lo metterò nel letto..io non lo terrò attaccato tutto il giorno..io non lo terrò in braccio" quando nasce si trasforma in tutt'altro..e quindi ce l'hai da subito nel letto (la stanchezza il mal di schiena e il cesareo, certo aiutano a cambiare idea!) lo tieni in braccio sempre perchè è "così piccinoooo" e lo allatti praticamente una volta al giorno, dalle 24 alle 23.59 del giorno dopo, quasi no-stop tranne pausa pipì - o giù di lì. Vai al centro e è una casa davvero piena di vita ora, piena di carrozzine che quando vado io col passeggino di maria tocca mettere un semaforo all'ingresso sennò si fa l'ingorgo. Piena di coccole di complicità - il che è fighissimo viste le abissali differenze di carattere! - piena di mammità. La mammità è una qualità innata, penso sia nel dna da qualche parte in un gene forse ancora non scoperto che non è semplicemente quello del cromosoma x. Dove risieda la mammità per restare nascosta anche tanti tantissimi anni, veramente non lo so. Però c'è. In qualcuno si manifesta al momento che si resta incinta, in altre nel momento in cui si partorisce, in altre ancora qualche settimana dopo il parto, in altre addirittura quando la maternità la si è rifiutata. La mammità c'è, è presente nel pacchetto "femmina" che prendiamo al concepimento. Qualcuno ci nasce. Come mia figlia Maria, che oggi guardava una mamma allattare e è andata a prendersi il suo bambolotto, si è tirata su la maglietta e poggiandoselo sulla pancia lo voleva allattare pure lei. E mentre i puffetti mangiano e dormono lei che è una puffa che sta diventando più grande cambia il vestitino alla bambola..e oggi è morta di emozione quando la mamma del puffo più due mesi gli ha detto se lo voleva prendere in braccio...e ha giocato a fare la mammina davvero stringendolo stretto stretto e raccomandandosi "fai piano mamma di michele, sennò cade!".
E crescono i puffi e le puffe, insieme, tra le coccole.

venerdì 4 novembre 2011

che burloni!


giusto mi chiedevo come mai da un pò di tempo a questa parte google avesse deciso di penalizzare così tanto il nostro sito. Eravamo diventati praticamente irrintracciabili e per quanto ci spenda anche buon tempo a cercare soluzioni per essere trovati con facilità sotto le parole chiave più usate sembrava non ci fosse modo di risalire. E io ad arrovellarmi il cervello..cosa avrò sbagliato..
E invece... oggi aggiornavo il sistema chiedo supporto e mi viene risposto "hai un virus nel tuo sito! lo vedono solo gli utenti con Internet Explorer e gli viene segnalato un sito pieno di malaware" oh caspita! vado a controllare..perchè io non uso Internet Explorer..e scopro che abbiamo avuto a che fare con un hacker davvero burlone! Sulla testata del nostro sito, invece della scritta IL DONO appariva una lista lunga lunga lunga di vendite di viagra, cialis ecc. WOW!! giustamente, per mettere in cinta la gente tocca che non sia impotente il maschione dominante! e quindi giu' di pasticca, che simpatico quest'hacker! proprio un buontempone! controllando con google scopro che da un mese a questa parte, daltronde, la parola chiave più quotata per il nostro sito è proprio viagra!! che fortuna donne mie, non siete contente!? soddisfatte o/e ingravidate doveva essere la parola d'ordine, lo spot che ha pensato per noi questo zuzzurellone!
e va bene! m'ha fregato.Ci siamo arrovellati il cervello con Antonio per capire come risolvere questa cosa e ce l'abbiamo fatta. Adesso potete stare tranquille, niente piselloni in agguato, non più! solo signore mamme e bimbi paffutelli. E un grande vaffa a chi cerca di continuo di metterci i bastoni tra le ruote.

giovedì 3 novembre 2011

huggies? troppo buoni.


Ho deciso che lo farò. Per ogni lettera che riceverò indietro pubblicherò qualcosa qui perchè si capisca che non stiamo nè con le mani in mano nè che chissà cosa pretendiamo..e perchè si capisca pure che uno ci prova ma dall'altra parte quando hai delle ditte troppo buone giustamente come si può fare?
Così ho iniziato (veramente ho iniziato da un bel pò) a scrivere a varie ditte proponendo una partnership: loro mi inviano un pò di prodotti (hei! non parliamo mica di 20 bancali! ma vi renderete conto delle cifre da soli..) e noi li trattiamo da partner ufficiali mettendo un banner nel nostro sito e dedicandogli una pagina di spazio nel nostro magazine. Hanno risposto senza esitazione Azur (da subito!) gentilissimi e premurosissimi..non solo ci hanno arredato le stanze ma continuano a retweettare i messaggi che noi postiamo di aiuto..e persino i corsi di formazione dei volontari..a testimonianza che oltre i soldi c'è un cuore dietro. E ha risposto SaraLee (Fissan, Badedas, Kiwi ecc.) che ci ha mandato in tempi diversi prima un bancale di saponi e shampoo per mamme e bambini e poi un altro di pasta di fissan e altri prodotti del genere...
e poi? e poi basta! che gli altri, come hanno risposto, hanno troppi progetti. Tenete conto che non ho chiesto a fissan i due bancali! nè immaginavo che azur mi arredasse tutta casa! mi sarei accontentata di un lettino e 10 scatole di pasta di fissan! ma valà! chi ragiona in grande ragiona in grande.. gli altri boh! lascio dire a voi.

così ho scritto a Huggies. Si perchè non è che ci servono 120mila pannolini al giorno. Ci accontenteremmo di 300 pannolini taglia 2 e 300 taglia 3 al mese. Tho' pure 200. Vi svelo un segreto: sapete quanto spazio occupano 250 pannolini? uno scatolone 60x80x40.lo so perchè me ne mandarono dallo spaccio di Pero uno di quelli Pillo. E lo so perchè ne ho comprati a quintali per i miei figli che se avessi preso un'azione della ditta per ogni pannolino acquistato oggi sarei maggiore azionista.Ho scrirtto ad huggies proponendo questo tot di pannolini in cambio di pubblicità e di presenza come partner esclusivo per i pannolini. Il che vuol dire che come Azur arreda le stanze (e mica Cam, ma azur.) e fissan tiene il culetto sano (mica bebygoz , ma fissan) così un altro avrebbe potuto tenere il suddetto culetto asciutto.
E ho deciso di rendervi note le risposte che riceverò.
così eccola, la risposta.

Gentile Sig.ra,
Grazie per la Sua recente e-mail inviata a **noi**. La ringraziamo per averci contattato e cogliamo l'occasione per risponderle.
Considerando che i nostri prodotti e la nostra società sono ormai conosciuti da anni, siamo invitati a partecipare a numerosi progetti e programmi molto validi. Sebbene saremmo felici di aiutare, il volume di richieste è semplicemente troppo alto per accettare. Siamo spiacenti di non poter soddisfare la Sua richiesta.
Apprezziamo il vostro interesse nei confronti **nostri** e dei nostri prodotti. Siamo spiacenti di non poter essere più di aiuto.
Cordiali Saluti
(lettera firmata)


e fuori uno.
benvenuti nel mio mondo!

....Mo scrivo a Pampers!

lunedì 24 ottobre 2011

Accade a volte


Accade che ti sei fatto un mazzo in colloqui senza fine e poi proprio quando stavi vedendo la luce e iniziavi a rilassarti (mai rilassarsi, fa male alla salute perchè poi quando scatti di nuovo in piedi ti becchi una sonora contrattura muscolare eh!) quando iniziavi a rilassarti arriva la diagnosi bastarda, che parla di un bimbo imperfetto e fuori schema e in un batter d'occhio anzi nel tempo di accendere e spegnere un monitor ti perdi madre e figlio.. Zac. via. Con un colpo solo di gel sulla pancia perdi due vite.
Accade che ti domandi si vabè ma che porca la paletta, non si potrebbe fare una cosa per volta? e poi un giorno ti alzi e improvvisamente ti sembra pure di capirci qualcosa, ti sembra che sia chiaro..che i perchè ci siano e le risposte alle domande anche e che sia vero che il mistero non è un quiz senza soluzione ma qualcosa che si dischiude agli occhi di chi lo vive.
Accade che tutti questi eventi e l'abbattimento che ne è conseguito (ebbene sì io mi butto nelle relazioni con tutto il cuore, per me non è mestiere è proprio vita e coinvolge la mia, di vita) ha dato l'occasione per parlare di questo con le mamme del centro e Dio sa cosa ci faranno con tutto quello che gli ho detto in questi giorni ma beh, l'ho detto e nessuno si prenderà la briga di spendere queste parole di nuovo..forse gli torneranno utili..
Accade che intanto qualcun altro si approfitta della distribuzione dei vestitini come se noi avessimo beni al sole e che cerca di lucrarci ma anche che per ogni cretino che si incontra ci siano almeno 10 persone di buon cuore che aprono gli armadi e i cassetti e che in questi mesi ci stanno aiutando (ben oltre le mie aspettative!) a provvedere al latte ai pannolini e ai vestitini di più di 10 mamme.
Accade che continuo ad essere stupita di tutto questo e onorata, e impaurita, e stanca, e desiderosa di fare di più, ma anche di prendermi una seria vacanza.. Accade che siamo complicati, io non faccio certo eccezione, ma che insieme ce la stiamo facendo.
"riempi le tue mani di altre mani e stringile forte: ci salveremo insieme o non ci salveremo" (Dostoevskij)

martedì 11 ottobre 2011

se non ci foste voi


Neanche il Banco Alimentare ce la fa. Mi sembra evidente perchè sono due settimane che aspettiamo di poter dare un pacco con la pasta lo zucchero il caffè ecc. a una mamma che sta davvero senza niente, e sono due settimane che ci dicono - dalla parrocchia che ce lo fa avere - che non gli consegnano niente, e , mortificati, non hanno niente da darci. Giusto oggi che ho mandato un sos per una mamma di Perugia che cerca vestitini per la sua bimba di 12 mesi, mi chiedevano "hei ma le associazioni del posto!? possibile nessuno abbia niente!?" eh si, è possibile: le richieste sono tante e chi primo arriva meglio alloggia, purtroppo è così. E funziona evidentemente anche per il banco alimentare: daltronde non è un pozzo senza fondo. Qualche giorno fa ero ai servizi sociali e la responsabile del servizio mi prendeva in giro con una collega, ridendo di me "sai , questi qui fanno tutto quello che gli chiedi! gli dici latte? trovano il latte. Gli dici vestitini? trovano vestitini. Gli dici pannolini! tutto eh! " perchè rideva? non l'ho ancora capito. Avrebbe potuto essere contenta visto che loro non ce la fanno, invece di deriderci, no? Se non hanno ancora capito che mobilitare la gente è l'unico sistema per andare avanti perchè se stai ad aspettare che qualche istituzione ce la faccia, puoi anche invecchiartici..
Così oggi veniva, al solito, la mamma col piccoletto. Pannolini e latte, contati giusti per la settimana. Poichè la volta scorsa non avevo potuto darle niente da mangiare questa volta ero certa che sarebbe venuta con lo zaino perchè la fame è fame. E lei ha fame.
Non puoi aprire la porta e dire mi spiace loro hanno finito il cibo, questa settimana sei ancora a dieta..Così metti mano alla dispensa tua e tiri fuori la pasta l'olio il pomodoro e quel che serve. Lo zaino è riempito e lei, contenta, che non sa da dove viene il suo cibo, va a casa e può mangiare. Però certo è triste la situazione. E meno male che ci siete tutti voi.
Se volete darci una mano potete spedire latte in polvere, pannolini o cibo inscatolato (o pane pasta riso) a
il dono onlus via val trompia 136 00141 Roma
oppure sostenerci con una donazione permettendoci di comprare quello di cui abbiamo bisogno e i dati li trovate qui

giovedì 6 ottobre 2011

che stress riuscire a nascere


...eppure ci ha pensato. L'amica nella sua schiettezza e con quel pò di rabbia-spacca-mondo che caratterizza quell'età è stata chiara: per paura di tua madre uccidi tuo figlio? E lei c'ha pensato, sembra. E sono un paio di giorni che sta valutando l'idea di tenere il bambino, magari facendosi aiutare a dirlo ai suoi. Io sono sempre disponibile, vedremo che accadrà.
Cosa avrà fatto scattare la molla? Davvero le parole dell'amica? La sicurezza non ce l'ho, magari se avrò modo di parlarci potrò anche saperlo, sta di fatto che qualcosa è successo. Sono contenta per lei. Non sarebbe la prima e non sarà l'ultima 15enne a partorire. Se solo ci rendessimo conto quanti più tabu ci sono oggi rispetto ai tempi dei nostri nonni, quando un'altro pò e 15enni ci si sposavano.. Allora aspetto che mi chiami e chissà. Chissà cosa se questo bimbo nella pancia sente cosa sta succedendo , chissà cosa penserebbe rendendosi conto che per la prima volta nella sua piccola vita intrauterina si stanno affacciando per lui delle possibilità di continuare ad esserci. Sai che stress! e ancora non è nato...
Vedermo.

lunedì 3 ottobre 2011

quanta premura.


Non gliene importa niente di ascoltare la compagna di classe. Ha 15 anni è incinta per la seconda volta e anche stavolta andrà ad abortire.La paura di dirlo a mamma e chissà come reagisce è troppo grande. E poi ha un fidanzato abbastanza più grande di lei e così premuroso: si è informato presso una struttura dove pagherà 400€ per l'intervento. Inutile che l'amica abbia cercato di parlarle di proporle di aiutarla a comunicarlo ai suoi,di darle il mio numero (che sempre coi suoi avrei avuto bisogno di parlare); inutile che le abbia cercato di spiegare cosa ha nella pancia. Niente: la settimana scorsa la mamma l'ha già messa in punizione per una stupidata qualunque, figurati cosa farebbe per una gravidanza.
Eh già. Così la ragazzina ha iniziato già da un pezzo la sua lunga carriera di menzogne per coprire le proprie responsabilità da non prendere. E la madre (il padre non è pervenuto, magari semplicemente è che non l'ha mai citato) non se ne accorgerà mai che la figlia ha "qualcosa che non va". Sembra quasi come i genitori dei tossici che proprio non possono credere che quelle pupille dilatate del loro bambino non siano per il tanto sole preso..
Quando poi a fare le veci del genitore un pò disattento c'è un ragazzo così premuroso, cosa vuoi fare? L'ospedale pubblico non sia mai ci incontri qualcuno che conosce mammà! meglio la clinica privata. A chi importa poi che questo si chiami aborto clandestino! Ed a chi importa se da qui in poi la ragazzina prenderà sè stessa sempre meno sul serio continuando a giocare con la propria vita; poco importa se dovesse piano piano perdere la stima di sè senza più ricordare neanche da cosa si è originato il disagio che porterà dentro. L'importante è che chi sta intorno abbia continuato a preservarsi: i genitori saranno tranquilli che la figlia "gran problemi non li ha dati" il ragazzo non dovrà rendere conto a nessuno e potrà continuare a giocare con la sua bambolina in carne ed ossa..
L'amica piange di rabbia perchè quella non vuole sentire parlare mentre lei continua a dire che se sei grande per andare a letto devi esserlo pure per prenderti le conseguenze. Ma non tutti sono educati a ragionare in questo modo anzi, la politica della deresponsabilizzazione ha funzionato alla grande. Forse una delle poche cose che si ha avuto davvero premura in inculcare alla nuova generazione.

giovedì 29 settembre 2011

la telefonata


All'intervista di sabato era riuscita a prendere la linea dagli ascoltatori. E' anziana, si capisce chiaramente dalla voce che in radio si è rotta nel pianto. Mi ha fatto una pena incredibile ascoltare il suo non poter darsi pace, la grandezza della ferita che porta dentro in quei pochi minuti concessi per parlare. L'avevo invitata a chiamarmi, perchè - avevo detto in trasmissione - avevo qualcosa da dirle.
E' proprio vero che la disperazione ci fa fare cose che mai avremmo pensato. Così accade che oggi, squilla il telefono e questa signora di quasi settant'anni si presenta ad una emerita sconosciuta ascoltata per sbaglio in radio per chiedere che io le dia qualunque cosa, purchè le allevi la pena. Mi parla di un fatto avvenuto 30 anni fa e già si commuove. Di una famiglia distrutta nei rapporti umani, che pur volendosi gran bene si ammazza uno con l'altro; di tutto che è andato male da "quel giorno lì", che si è infranto e mai più i pezzi hanno ritrovato posto. Parliamo. Parliamo di lei e parliamo anche di quel figlio che oggi non c'è. "chissà che figlio bellissimo avrei avuto!" - mi dice.
Mi chiama gioia mia, con la cadenza siciliana, mi ringrazia di continuo per quello che le dico, a tratti singhiozza. Mi chiede se può richiamarmi tra qualche giorno per farmi sapere come sta. Come i bambini, ha bisogno di sentirsi accolta anche lei, di sentirsi voluta bene. Mentre telefono prendo in braccio il neonato di una nostra mamma. Piange anche lui, ha le coliche. Lo consolo, proprio come ho fatto a distanza con l'anziana signora. Non piangono più nessuno dei due e ognuno a suo modo riposa, al sicuro.

martedì 27 settembre 2011

aggiornamenti..


Il bimbino filippino cui stiamo comprando il latte è venuto oggi per prendere la sua "razione settimanale" e l'abbiamo pesato: ha preso 180 grammi! sta diventando un pacioccone!!
Alla mamma abbiamo provveduto grazie al Banco Alimentare e alla Parrocchia di Santa Maria Goretti che ci ha procurato i viveri. Così anche per questa settimana abbiamo sfamato mamma e bimbo.
Ce la possiamo fare.
Forse.
Se ci aiutate poi..facciamo meglio!

martedì 20 settembre 2011

casualità


Avevo fatto tutti i conti: il latte bastava giusto per questa settimana , i pannolini idem. E la promessa di tornare lo stesso giorno la settimana dopo per avere l'eguale ha funzionato. Così è tornata oggi, col bimbo in braccio intirizzito dal freddo che sta venendo fuori tutto insieme a Roma. Senza una copertina, niente. Abbiamo preso una copertina da culla di lana, morbida che ce lo può avvolgere anche in braccio e l'abbiamo riscaldato un pò. Oggi, siccome le cose da noi si fanno in modo "casuale" , casualmente era il giorno che c'era la pediatra. E così tho! guarda.. perchè non glielo facciamo visitare così ci dice come sta...
Ma che sta meglio lo vedo da sola, è più vispo e sembra abbia pure più guanciotte.. ha preso tre etti in una settimana. Bravo ciccio. Intanto sempre casualmente, passavamo dalle parti del banco alimentare presso la parrocchia vicino la casa di accoglienza e abbiamo preso informazioni per lei;le faremo avere un pacco di alimenti ogni volta che viene perchè è molto debole, mangia poco, è chiaro. Così si provvede a mamma e bimbo.
Abbiamo bisogno ancora di pannolini e latte. Se potete, una mano, grazie.

venerdì 16 settembre 2011

L'Arte di essere Donna: Tu non sei l'eccezione. Tu sei la regola

vi linko questo post di un'amica, che mi è piaciuto proprio.. vorrei farci un cartellone enorme e metterlo nella casa di accoglienza. Così invece di dover fare infusi di riflessioni quotidiane e durature potrei semplicemente dire "ripassa. sta tutto scritto lì."

L'Arte di essere Donna: Tu non sei l'eccezione. Tu sei la regola: Questa notte vi lascio con un passo di Behrendt Greg. Buona lettura amiche di ventura... "...è la regola dice che se un uomo non ti chi...

mercoledì 14 settembre 2011

Vendi tua figlia.

Una telefonata convulsa, non riesco a capire bene neanche il nome. Sono fuori , i rumori della strada non aiutano. Capisco che il numero mio gliel'ha dato una conoscenza comune ma mi sembra non sappia neanche lei cosa vuole da me. Mi dice che viene da un paese dell'est, che ha una bimba di 4 anni, che è ragazza madre e è molto scoraggiata. Le hanno detto di chiamarmi.. Su due piedi non so cosa dirle perchè non capisco bene cosa cerchi; fissiamo un appuntamento per la sera per parlare con comodo. Mi richiama lei, verso le 21.
Quando ormai si avvicina l'ora fissata mi arrivano una sequenza di tre sms in cui mi dice che è scoraggiata che è arrivata a un punto che non sa più cosa fare perchè tutto è inutile. Capisco che il livello di disperazione è ai limiti. Chiedo di darmi un numero fisso, la richiamo io così non le faccio spendere soldi sul cell.
Sono le 21, puntuale telefono, risponde e inizia a parlare di fretta, un misto di angoscia, pianto, rabbia. Mi spiega che la sua famiglia l'ha ripudiata perchè è una vergogna che abbia tenuto la figlia piuttosto che abortirla; il padre della bambina era violento la picchiava, è finita in ospedale, lui in carcere e poi non si sono più incontrati - per fortuna, penso io -. Ascolto ancora. Ha passato sei mesi in una casa di accoglienza nella città in cui si trova, Pescara, dove hanno provato a molestare la bimba. Di centri di accoglienza, ovviamente, non vuol più sentirne parlare. Non riesce a trovare lavoro perchè la città è piccola ha solo un lavoretto a ore ma il grande problema è come collocare la bambina: ha provato a lavorare in un supermercato ma per arrivarci doveva uscire alle 5.30..chi teneva la piccola? Le chiedo di pensare se sia il caso trasferirsi, venire magari a Roma dove io posso aiutarla. Purtroppo a Pescara non conosco nessuno, non so come muovermi e come indirizzarla.
E lì la doccia fredda:
"sai signora, ci sono qui delle persone che mi dicono tutti i giorni che ho 31 anni, posso rifarmi una vita, basta che io lasci loro la bambina, mi danno dei soldi e poi io posso stare tranquilla...ma come faccio, è la mia vita.."
Scoppia a piangere. Sono allucinata: le hanno proposto di vendere la bambina, approfittando della sua povertà. Le chiedo di darmi qualche giorno, una settimana per trovare un contatto vicino Pescara.
Non si può proprio sopportare questa cosa. Ho bisogno di aiuto per aiutarla.

il piccolo lottatore


Suona il telefono, quasi non ci speravo più.

"Hai latte? "

domanda con la voce di chi si vergogna infinitamente di chiedere e non può farne a meno. L'aspetto da due settimane, sapevo che il latte che le avevo dato non sarebbe durato abbastanza e ho il fondato sospetto che non ne abbia chiesto a nessun altro. Poco da inventarsi: vuol dire che il bimbo è di nuovo digiuno.

Vengo domani? - scherzi? che domani, vieni oggi stesso, ci vediamo nel pomeriggio. Devo trovare il modo di chiederle dei dati personali senza spaventarla perchè il grande timore che ho sempre in questi casi è che le persone , sospettose, sentendosi chiedere cose scappino e non tornino; e lei il fare della fuga ce l'ha: basta che mette un piede fuori dalla porta e parte a passo di corsa.

Arriva barcollando, pallida, col bambino legato al collo con un foulard. No, non una fascia, un foulard che le pesa interamente sul collo. Il bellissimo passeggino che le avevamo regalato mi chiedo che fine avrà fatto. Dice che si è rotto.. era nuovo, di ottima fattura, lo ritengo impossibile. Penso piuttosto l'abbia venduto. Avevo ragione: il latte era finito già, ed oggi il bambino ha fatto una poppata 4 ore prima..probabilmente di acqua. "gli do camomilla se c'è, sennò zucchero con acqua"..lo dice lei stessa. Non ha chiamato perchè si vergognava. Le gira la testa deve sedersi. "non ho dormito"

Ma che mi racconti..non hai mangiato..

Facciamo un patto: mi firma un foglio coi suoi dati personali e io mi impegno a farle trovare pannolini e latte tutte le settimane. E' una scusa per pesare regolarmente il bambino, potermi accertare che gli dia da mangiare e cresca.. Accetta, compila il foglio , firma. Non ce la fa a tenere il biberon, strizza gli occhi le gira la testa. Prendo il piccolo, la poppata la continuo io: bisogna che lei mangi. Le faccio portare biscotti e qualcosa da bere: è la prima cosa che abbiamo a disposizione. Le prepariamo anche una busta con pasta, polpa di pomodoro, fagioli, tonno..le diamo un altro passeggino, meno bello sicuramente, ma almeno può spostarsi; prepariamo il latte per questa settimana e i pannolini. I servizi sociali, dice, c'è andata e le hanno promesso che le pagheranno la bolletta del gas...quando arriveranno i soldi, perchè ora non ne hanno.. intanto però il gas minacciano di staccarlo perchè lei pagare la bolletta, ovviamente , non può. Dice di essersi venduta tutto quello che aveva, ma non può pagare più niente, quindi "mangia poco" ..il che mi pare un eufemismo..

La settimana prossima, quando verrà a prendere il latte, le farò "casualmente" trovare a disposizione la nostra pediatra, così visitiamo il bimbo e vediamo che stia bene.

Mentre gli do il biberon, fa delle facce buffissime, ride, strizza gli occhi..due mesi appena fatti, ed è già un piccolo grande lottatore. "quando ero incinta di due mesi ho voluto abortirlo - spiega in un italiano stentato - Ho fatto sforzi, ho corso finchè non ho avuto il sangue. Ma lui non è andato via tutto.." eh no, penso io, lui voleva restare.. scambio un'occhiata con l'altra volontaria.. è necessario un surplus di impegno..

Il piccolo ce la sta mettendo tutta, noi anche. Tu che leggi non stare a guardare, aiutaci.

puoi sostenerci con i dati che trovi qui:

http://www.il-dono.org/sostienici.html


giovedì 8 settembre 2011

regalo di compleanno.

niente da fare: ti prepari quanto vuoi, ma il parto quando arriva, sei sempre colto di sorpresa. Un'ora fuori dal corridoio ad aspettare che ci facessero vedere mamma e bimbo e quel sottofondo del monitoraggio attaccato, quel cuoricino che galoppa impazzito dichiarando festante "ci sono anche io!" è l'unico rumore di tutto il reparto. La mamma è ancora in sala parto perchè a noi le cose semplici proprio non ci piacciono e che volete, almeno qualche incasinamento tocca mettercelo sennò che gusto c'è.. e il piccolino potremo vederlo domani, che stasera è tardi non ci fanno dare neanche una sbirciatina...ma quel ranocchietto sgambettante che si intravedeva da dietro la tenda del nido ci ha già commossi tutti e non vediamo l'ora di conoscerlo. Stanno bene, tra un paio di giorni li riportiamo a casa e comincia una nuova avventura, tutta da costruire. E' davvero un onore essere parte di questo evento spettacolare che è la nascita. Un bel regalo di compleanno. Benvenuto piccolino.

martedì 30 agosto 2011

bentornata a casa..

ebbene sì, anche io mi concedo un pò di pausa ogni tanto. e così è accaduto che per i nostri 15 anni di matrimonio ci siamo regalati 4 giorni a Parigi.. ho piazzato ben 5 figli e siamo partiti. Siamo stati benissimo tutto perfetto.. e poi però, come è normale, anche i 4 giorni passano e rientri a casa. Per l'esattezza rientri a casa a mezzanotte. Tenendo conto che prima della partenza (esattamente il giorno prima) il mio maggiore era tornato dalla GMG di madrid. E che lo stesso giorno, sempre per essere precisi tutti noi eravamo rientrati dalle vacanze ufficiali al mare vicino Roma. Smonta 6 valigie più sbiglia sacco a pelo, stuoia casini dello zaino del grande..rimonta 5babyborse per la trasferta e i trolley per noi.. in casa lascio alla vostra fantasia immaginare cosa c'era.
Quindi a mezzanotte di ieri sbarco trionfale in casa.
Il gatto è felice,
la piccoletta urlante è felice,
i bimbi mi abbracciano festanti..
tutti sono felici.
Ti sei riposata?
Sì.
era bello?
sì.
ok. adesso basta, non farci troppo la bocca: è finito.

....
e come Costa Crocere- la vacanza che ti manca - ti ritrovi ripiombata dentro la routine. Stamattina telefonata per disdire l'appuntamento preso mentre non c'ero per una donna incinta che invece ha subito un intervento per asportazione della tuba, causa gravidanza estrauterina; nel pomeriggio monitoraggio della mamma e subitaneo ricovero per pressione alta. Rientro veloce per le 20.30 prepara la cena saltellando tra le borse ancora in corridoio, cambia due mutandine pisciacchiate (stiamo facendo pratica senza il pannolino e se si distrae si dimentica eh..)
e olè.
Giorno uno.
Forse è il loro modo di dirmi che gli sono mancata...

martedì 26 luglio 2011

un bambino fortunato

Era una mattina di quelle calde , caldissime, che hanno caratterizzato l'inizio di luglio. Tre appuntamenti al centro di accoglienza per distribuire vestitini , pannolini e carrozzine per qualche bimbo in arrivo o già arrivato. Quando apro la porta le mie mamme stanno preparando il caffè, sorridono, e mi mostrano i tre bustoni nei quali dobbiamo scegliere i corredini da dare alle donne che stanno per arrivare. Saranno puntuali, come sempre, anzi forse anche in anticipo; dobbiamo sbrigarci. E poi c'è la carrozzina e quell'ultimo corredino da maschietto.. "quando nasce?" "adesso ad agosto, però non so bene quando, me lo dirà". Cominciamo a scegliere , tanto l'appuntamento per la carrozzina è più tardi. E quel bustone? no, lì sono vestiti per mamme ma non vanno bene le taglie, non ci piacciono, non li vogliamo noi. ok lasciali lì poi ci penseremo.
Suona il campanello, ecco le due ragazze indiane coi bimbi di 1 e 3 mesi.. vado ad aprire la porta.. sorpresa, non sono loro, è Jane, un'altra ragazza, filippina. Bassina con un pancione enorme.. deve essere quella che partorisce ad agosto.. La faccio accomodare e intanto cerco di districarmi nell'ingresso tra i bustoni ormai tirati fuori , i vestitini sparpagliati..caspita devo arrivare alla stanza dove sta la carrozzina da consegnarle. E' imbarazzata, penso sia difficile chiedere, sempre. Grazie alla collaborazione con Azur abbiamo a disposizione alcune carrozzine/passeggino assolutamente nuovi, ancora etichettati, bellissimi di fattura pregiata. Lei è fortunata: le tocca uno di quelli. Non riesce a sorridere più di quanto già facesse all'ingresso, credo sia frastornata da quanta roba abbiamo preparato per quel pancione in dirittura d'arrivo. Si perchè noi non diamo "bustine di vestiti" ma sacchi di roba, che grazie a Dio c'è sempre qualcuno che regala i vecchi corredini dei suoi bimbi e non ci manca niente.. Le mostro qualche vestitino, "guarda che principe che sarà con questo!" sorride ancora, ringrazia prende la tutina e la poggia sulla pancia. Le faccio vedere come si apre e chiude la carrozina, e le consiglio di chiamare qualcuno per farsi aiutare a portare tutto sennò non può farcela. Tira fuori un cellulare versione citofono e compone un paio di numeri di telefono intanto mi volto, mentre lei parla, e guardo le mie mamme sedute a scegliere altri vestiti "hai visto come va in giro?!" io no, veramente non l'ho neanche guardata.. perchè? chiedo"ma ti pare modo!" con fare indifferente mi volto a guardare, ero così presa dal mucchio di roba da spostare che proprio non c'avevo fatto caso.. e mi rendo conto che quello che mi sembrava un fuseaux è invece un collant..per altro rotto.. e sopra, la camicia appena più lunga della pancia non nasconde niente. Quando si hanno tante cose, gratuitamente, è facile non rendersi neanche conto della ricchezza che si ha..così queste viperette che sono piene di tutto per loro, non si rendono conto che quella poverina non ha da vestirsi probabilmente.. farò la prova del nove: se vorrà i vestiti scartati da loro è perchè di suoi non ne ha.
Intanto l'altra ha finito la telefonata e le chiedo se le servono vestiti per lei, finchè partorisce. Le si riempiono gli occhi di lacrime e dice magari! tiriamo fuori dalla busta quel che abbiamo, due jeans un altro che andrà bene anche dopo il parto, tre camicioni, prende tutto se li stringe addosso.. le due mamme si vergognano di aver pensato male e vorrebbero poterle dare altro.
Lei ringrazia, sorride, si è organizzata. L'accompagno al portone. Salendo in ascensore le chiedo del padre del bambino. Di nuovo si riempiono gli occhi di pianto e dice che lui non voleva che voleva che lei lo buttasse via, ma lei invece è andata avanti e lui è sparito.L'abbraccio in silenzio e forse per la prima volta si concede un pianto non da sola. Le chiedo come si chiamerà il bambino e se le piace la carrozzina "hai visto? è nuova eh!" "sì, lui è un bambino fortunato", mi risponde sorridendo, e ci salutiamo.

E' un sabato di fine luglio e mi arriva un messaggino: è nato Giuseppe è bellissimo nella carrozzina nuova. Grazie di tutto.
Jane.

giovedì 21 luglio 2011

sclero da blogger

no intendo proprio da piattaforma blogger. C'ho messo mezz'ora buona per riuscire ad accedere all'account google perchè per qualche motivazione che non ho capito hanno fuso non so cosa col mio account aziendale (?!?!?!) leggi l'account di posta info@il-dono.org che fa capo all'associazione.. e quindi!? e che ne so! non mi faceva più accedere ho dovuto fare cose inenarrabili per ritornare a poter amministrare il blog..però nel frattempo che facevo queste cose inenarrabili mi sa che mi sono persa i blog che seguivo..quindi fate il piacere, risegnalatevi così vi ritrovo.. sigh.. poretta me come sto messa.. susu, è luglio..tra poco si va in ferie..

ecografie, sorprese e sogni

Dopo giorni d'un caldo torrido ci voleva una pioggerella e un pò di vento per riprendere fiato. Così decidiamo di non andare in macchina e farci la passeggiata a piedi: oggi si va a fare l'ecografia morfologica. Secondo me non c'ha dormito per l'emozione perchè è da quando è arrivata da noi , presso la casa, che non vede l'ora di sapere il sesso di questa pulce in arrivo. E intanto ha già scelto un corredino - perchè si è convinta, complice anche io, guardando a occhio la pancia, che sarà femmina - e che corredino! ha il comò pieno di vestitini e un altro scatolone da svuotare.. la pulce è vestita fino alla laurea! Sono contente, tutte e due di andare a vedere i rispettivi figli in arrivo, camminiamo speditamente anche se l'orario è un pò proibitivo, ma tutto sommato, bottiglietta d'acqua a portata di mano, anche luglio oggi è clemente: ce la possiamo fare. Siamo le uniche pazienti di quest'ora.. solo noi potevamo prenotare due ecografie alle 2 di pomeriggio.. L'attesa è breve, il tempo di dare i dati allo sportello e lei sfoglia un depliant "per te che sei in attesa" con qualche fotografia di bimbi nella pancia e la specifica di tutti i servizi offerti nel laboratorio.. "lo vedrò così?" beh lo vedrai che si succhia il dito come questo..ma questa è una fotografia, tu vedrai immagini diverse..ecografie.. Continua a controllare il depliant un pò seccata: vorrebbe fargli il book già da dentro la pancia. Ecco, tocca a noi. Uno scambio veloce con la dottoressa che conosco da anni, si sdraia sul lettino, luci spente, gel..
che cosa fantastica, ogni volta è un'emozione incredibile anche se ormai dovrei essere avvezza. Distinguo chiaramente tutto e comincio a sorridere.. "lo sa il sesso?" "no.." sorride
è un maschio.
inequivocabile, altro che vestitini rosa! esibizionista se ne sta con le gambe larghe mettendo ben in mostra tutti gli attributi "ma è sicura!?" chiede lei che ha in testa ancora il corredino rosa.. "guarda!" gli risponde l'ecografista .. e lei ride, perchè è così evidente che se aprissimo la finestra anche gli inquilini del palazzo di fronte potrebbero dirlo "un maschietto!" ride ancora.. continua l'ecografia, va tutto bene. Si ripete "un maschietto!" mentre si alza e si pulisce e anche quando sta zitta a osservare la pancia della "collega" continua a pensarci col sorriso stampato. "ah si è una femminuccia questa invece!" ride l'ecografista "come?! non era un maschio?!" ma sì! ti prende in giro! guarda che svergognato pure lui.. la tensione è nettamente calata, adesso tocca scegliere un nome da ometto.. sarà il tormentone estivo, prima della nascita dell'altro pupo.
Se penso che non era voluto.. che storia..
In questi anni ho potuto realizzarlo il sogno di offrire quel posto letto che avrei sperato di trovare per me, a qualcuno meno fortunato di come sono stata io, e sono grata di aver potuto vedere questo giorno...ma devo essere sincera.. spero di riuscire a esserci al parto di questi bimbi, sarei davvero felice, è l'altra metà del mio sogno.  Chissà che non sia l'anno buono..ce l'ho sulla lista di cose da fare..

venerdì 1 luglio 2011

la notte prima

Domani si parte. L'arrivo è previsto per le 18.30, ci si raduna e poi si va. E' notte fonda, e ancora non ho sonno..ogni volta è la stessa storia, ed è inutile fingere: ci sto pensando.
Di questo gruppo stavolta conosco di persona appena 4 partecipanti..che sono i miei collaboratori di sempre.. gli altri sono tutte facce nuove. Immagino già che tensione avranno loro.. ricordo che negli anni passati qualcuno mi disse che citofonando s'era chiesto se poi davvero gli avrebbero aperto, se esisteva davvero quella persona con cui avevano parlato tante volte. Immagino le attese, le speranze e le domande con cui si arriva. E sento le mie. Se penso a quante cose ho dovuto fare in questi giorni mi sembra impossibile poter partire, mi sembra che proprio non ce la faremo che gli diremo? come faremo? Eppure sono anche sicura che sarà meraviglioso che vedremo miracoli davvero e rinascite serie, mica tanto per dire.. e si tornerà domenica con un carico grandissimo di gioia. Mi aspetto un ritorno in macchina muto, di quelli che hai paura di dire una parola fuori posto e si rompa l'incantesimo; mi aspetto lacrime e sorrisi e abbracci. Mi aspetto una fatica che si taglia a fette col coltello e un cuore pieno che trabocca. Diciamola.. se sopravvivo con la stanchezza che ho è già un bel traguardo..ma punto in alto, ho un sacco di attese. E meno male che non dipende da me..sennò staremmo freschi..
A tutti i partecipanti, buon weekend.

mercoledì 29 giugno 2011

401

E' cominciato con una telefonata, ieri. Pochi minuti, dice di essere certa per l'ivg chiede un appuntamento per parlare. Solitamente in queste telefonate non concedo molto campo perchè preferisco guardarci in faccia..ma qualche informazione devo chiederla è giusto che sia così. Sono i soliti perchè e per come che già mentre li chiedi ti sembrano domande stupide eppure dentro la risposta c'è tutta la vita di chi hai di fronte, mai è scontata. Ascolto, fissiamo per il giorno dopo, oggi, nel tardo pomeriggio e mi permetto - non succede sempre - di fare una postilla "ti premetto che l'aborto non ti risolverà i problemi te ne aggiungerà altri" "sarebbe il secondo - bisbiglia" ecco.. era qui che ti volevo. Da qui è un attimo, l'ultimo minuto è fantastico, un concentrato di possibilità offerte e di fame di riceverle che non si spiega con quelle due battute che ci scambiamo " se ti è piaciuto rifallo, sennò ti aiuterò a fare altro. lo vuoi il mio aiuto?" e un "tanto.." che è un grazie, solo con altre parole. Mi manda un sms per dirmi che sta per arrivare , forse vuole rassicurarsi e sapere che sto ad aspettarla davvero. Parliamo per un'ora ma soprattutto le chiedo di dirmi esattamente cosa vuole che io faccia. La risposta si intreccia con altre domande, con altre cose cui pensare, coi problemi che non si sa da che parte prenderli ma che insieme piano piano guardiamo..e sembrano meno grande. Vuole che io ci sia e che le dia dei segni per capire che non mento. E' incredibile come le persone riescono a tirare fuori la forza che hanno dentro se qualcuno mostra credibilmente di credere in loro; e non importa che sei parente o meno..importa che ci credi che gliela stai offrendo , quella diamine di possibilità che era una vita che aspettavano di essere rassicurati che sì, c'era anche per loro.
"cosa pensi?" le chiedo
"adesso penso positivo, ma ce la farò domani?" sorrido, sì che ce la farai e se sei giù mi chiami e sei a cena da me, tutte le volte che vuoi. Sorride forse pensa che stia scherzando..
Stiamo uscendo, siamo d'accordo di vederci la prossima settimana e passiamo di fronte alle foto dei bimbi nati, "quanti sono!" dice guardandoli e io no, sono pochi i nostri sono 400 qui non ci sarebbero entrati.
"401..." mi corregge..
"e ammettilo, ti piace..." sorrido io chiudendo la porta

lunedì 13 giugno 2011

la fiera di quartiere

Ebbene sì, non lo credevo possibile..ma siamo sopravvissuti. E' stata una vera ammazzata però valeva la pena, come anche l'anno scorso, questo tour de force in fondo in fondo ci piace. Quest'anno stavamo al gran completo, senza volontari aggiunti ma con lo staff tutto riunito - domenica anche Antonio e Giuliana con la pancia sempre più grande e la piccola S. sempre più monella al seguito - e con una caciara di bambini che facevamo invidia ai clown. Sì ok, magari la musica era troppo alta e non tutti i gruppi ci sono piaciuti, magari per farti capire dalla persona che avevi di fronte dovevi accompagnare urla disumane a una quantità di gesticolamenti che manco a Napoli; e forse poteva esserci più affluenza.. ma il clima tra di noi è stato fantastico o almeno io l'ho percepito così. Splendide le due mamme che si sono messe a disposizione e ci sono state sempre, sabato incluso quando la defezione dei volontari si è fatta sentire sonoramente; splendidi tutti che ci siamo spesi in ogni modo.. e non posso dirvi quante diamine di piantine riescono a vendere i bambini di 6-8 anni con gli occhi languidi (ma anche Simo è stato bravissimo e di anni ne ha un pò di più :) ). Alcuni si fermano, alcuni si interessano, altri fanno complimenti e altri ancora non gliene frega niente ma in fondo è così e l'importante è esserci stati ed essere stati bene, che il rischio di queste cose è che sia solo pesantissimo e niente più. Al di la' delle vendite (siamo riusciti a vendere 10 cassette da 15 piantine ciascuna, tutto a libera offerta) e al di la' di quanta gente c'era, se più quest'anno o più lo scorso.. è stato un successo: per noi, umanamente, per l'affetto la simpatia, le risate, le chiacchiere e tutto quello che in questi tre giorni di fatica smodata ci ha legati, con le mamme che sfoggiavano le pance e i bambini superesaltati e noi, fieri di esserci. Ci si rivede qui l'anno prossimo, stesso posto stessa ora.

mercoledì 1 giugno 2011

bellissima notizia

- allora stamattina hai il colloquio con quella ragazza?
- si.
- pensi che verrà?
- le avevo detto che non l'avrei più cercata ma che se non intendeva venire da me doveva mandarmi un sms in modo da non farmi fare il viaggio a vuoto. non ho ricevuto niente.. penso che verrà.

Continuiamo a preparare la colazione, per noi e per i ragazzi, mentre scambiamo qualche battuta su questo. E so benissimo che lo penso soltanto: non sarebbe la prima volta che la vergogna di dovermi dire non vengo è così grande che non chiamano affatto..e vanno per la loro strada nonostante me. Che stupidi quelli che ritengono che qualcuno possa convincere a tenere un figlio con un lavaggio del cervello. O forse sono stupida io, che penso che tutti facciano i colloqui come me..e che di lavare il cervello alla gente non saprei neanche come farlo.. ma d'altra parte non saprei neanche "pagare" qualcuno per tenere suo figlio..eppure vedo che è un sistema usato...

martedì 24 maggio 2011

i conti tornano

Sarà stancante, e certamente lo è..ma vi assicuro che è una esperienza bellissima che auguro a tutti, questo percorso. Che si tratti di ragazze madri o di donne ferite da un aborto..ma come diceva la mia amica A. tutti dovrebbero fare questa esperienza anche se non sono coinvolte in  queste cose.. Mettere insieme i pezzi del proprio puzzle e vedere che finalmente i conti tornano, che tutto ha un senso, una direzione un orientamento. Che proprio adesso puoi decidere, poichè lo vedi, di cambiare le cose. "sono molto motivata da questo percorso, mi sento che sto riprendendo in mano la mia vita"
E' un onore essere con voi. Un privilegio.

venerdì 20 maggio 2011

giochi di prestigio

"perchè insisti, perchè non posso addossarmi tutta la colpa?" mi guarda con gli occhi gonfi di lacrime e di disprezzo verso se stessa, e cerca nei miei la conferma che quello che ha detto sia inopinabile, che in fondo ha ragione lei: la colpa è tutta sua. Questo è il retaggio del femminismo che ha scaricato alla donna la responsabilità tutta intera, che ha tagliato fuori l'uomo con la storia dell' "utero di proprietà" e ha convinto le donne di monopolio corporeo omettendo che c'è l'altra faccia della medaglia.. perchè se ti carichi di tutta la responsabilità tu, allora sei tu responsabile, anzi colpevole di essere rimasta incinta.. proprio quello che pensavano di togliere, la colpa delle donne -diceva l'Armeni : restare incinta. No, non puoi addossarti tutta la colpa, non puoi perchè senza l'altro-da-te non saresti rimasta incinta (e sembra una banalità..ma non lo è!); non puoi perchè non siamo esseri isolati. Far riflettere le persone sul fatto che siamo "animali sociali" apre la mente alla possibilità di cogliersi sempre in relazione, anche nei silenzi, anche nelle azioni non compiute, anche - spesso soprattutto - nelle parole non dette. Si arrabbia, anche se non lo vuole mostrare: il corpo parla da solo. Si arrabbia col servizio sociale che mai ha fatto un colloquio; si arrabbia perchè non era un colloquio ma numerosi, quelli per i quali si è rivolta - il motivo sempre lo stesso ma in tempi diversi - al servizio sociale muto. E questo brucia più dell'assenza dei genitori o dell'amante distratto.. brucia perchè chiediamo a qualcuno, sempre, di custodire i nostri desideri, di prendersi cura dei nostri progetti, di preservarci e preservarli..quando noi stessi non siamo capaci.
Parleremo ancora di questo ma oggi porta a casa con sè una prospettiva nuova. "mi hai sorpresa" dice, realmente stupita: "io così non l'avevo mai vista". Abbiamo appena iniziato e già si ribaltano le prospettive.. interessante come nel tentativo di venderci l'assoluta giustificazione venga scaricata sempre più pesantemente sulla schiena di uno solo la colpa, anche insensatamente, anche inopportunamente. Strano come vendendoti l'assoluzione che non ti danno, come un'offerta speciale con la fregatura o un gioco di prestigio di pessimo gusto,  ti porti via invece la colpa.

martedì 17 maggio 2011

dei colloqui e delle notti lunghe..


"allora adesso dobbiamo lavorare su di me!!nooooo!!" ride mentre lo dice, con le mani tra i capelli mimando un gesto disperato. E' tardi, sono stanca morta e voglio soltanto tornare a casa levarmi questo cavolo di jeans e ficcarmi a letto spedita.."no, -sorrido - adesso vado.." ma lei è rimasta alzata apposta, voleva parlare. Ha escogitato questo metodo: se arrivo un pò in anticipo sui colloqui serali mi aspetta al varco e subito mi segue, si siede alla scrivania con me, mentre preparo quel che mi serve per il colloquio o aggiorno le schede, e iniziamo a parlare di qualcosa. Una volta parliamo di lei..una volta dei suoi genitori, un'altra di lui e delle aspettative che aveva..e poi del parto che si avvicina, della sua paura, del fatto che non vuole andare da sola in sala parto e "speriamo che sei tornata quando nasce!" Stasera ha più voglia di parlare: il parto è vicino e lei lo sente come una meta cui arrivare preparata..per affrontare il dopo col bambino. E' bello questo, è importante. Mi aspetta sveglia per continuare dove avevamo interrotto. "io mi sto impegnando, voglio cambiare le cose" mi dice seria. Parliamo ancora. E' attenta, ascolta, fa suo. So che ci riflette sempre e a lungo. E piange mentre mi racconta cose che non sa neanche sua madre, che non sapeva il suo amante. Mi intenerisce la disponibilità a mettersi in gioco, la voglia di capire, di darsi risposte e la capacità, il coraggio di chiedere e credere nel mio aiuto. Mio e degli altri con me. E la fiducia, insieme all'autorità che mi viene attribuita per prendere in mano la sua vita con più trasparenza che con persone a lei ben più care. Penso che sia una cosa bella, un'occasione importante che sta cercando di cogliere.
Anche stasera finisco tardissimo e penso che dobbiamo lavorare su di me, altro che.. e sul mio bisogno di andare a dormire prima delle 2... sarà un lavoro lungo...

giovedì 28 aprile 2011

frivolezze

mi è stato chiesto di farne un paio e al solito ste cose mi prendono la mano.. e mi sto divertendo da matti! sono uno più carino dell'altro modestamente..ma più che altro è carinissima l'idea! fosse per me ci tappezzerei qualunque cosa ma se vengono in mente suggerimenti anche a voi , per carità! suggerite! e io compongo ;)
copiate e incollateli ovunque, divertitevi se vi piacciono e se non vi piacciono divertitevi uguale magari a deridermi perchè mi rimbambisco dietro queste cose.. comunque sia avrete ottenuto l'effetto desiderato, ossia divertirvi e io sto apposto così..mentre aiuto le mie ragazze a capire come usarli..
http://www.il-dono.org/community-badge.html

mercoledì 20 aprile 2011

aspettando la pasqua

ho fatto un errore madornale. Stavolta proprio ho esagerato. Penso di aver proprio varcato il confine ho sbagliato alla grande questo succede quando sei proprio agli sgoccioli che stai già tirando la corda oltre la misura. Mai e dico mai, mischiare la propria storia personale con quella degli altri: il cocktail è micidiale, ci vuole un istante a varcare il limite di se stessi e è troppo tardi quando te ne accorgi. E improvvisamente ti crolla addosso un quintale - il tuo - di stanchezza tutto insieme che ti piega le ginocchia e non gliela puoi fare a rialzarsi. E sono stanca.
stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca  elevato alla n periodico.
e promemoria per me: il prossimo hobby sarà l'orto botanico.

martedì 19 aprile 2011

va tutto bene

Io cerco di abituarmi a questa cosa ma non ci riesco. Non riesco a essere cinica mentre le espongo una visione smantellante di come stanno le cose. Mi ha messo in mano un quintale di sofferenza ingiusta e mi ha chiesto di rimettere ordine e il fatto di essere stata autorizzata, il fatto che ogni volta che viene a casa mi guarda e si aspetta che lo faccia o mi chiede qualcosa che mi spinga a farlo non mi basta a fare pace con la sua espressione mentre parlo. Non è importante in questo momento che alla luce di quanto sto dicendo "i conti tornino". Non mi consola guardarla mentre fa mente locale per riapplicare quello che le chiedo a tutta la relazione e sgrana gli occhi senza dire una parola, mentre tutto combacia. Non mi fa stare affatto meglio l'espressione sconsolata mentre guarda quel quadro che non le piace affatto ,e che pure era così chiaro da poter essere visto; non sto affatto tranquilla al mio posto mentre un urlo dal silenzio dell'anima sale senza alcuna misericordia "ti sei ingannata e ti sei lasciata ingannare", soffocato, e resta muto. Mi fa male, mi fa soffrire, mi sento cattivissima anche se so che questa è l'unica cura. Gli ustionati si curano così: i gravi ustionati, sono qualcosa di terribile.. si curano con la scarnificazione altrimenti la pelle nuova ricresce come quella di Niki Lauda, tutta pieghettata, da serpente.. e i pazienti gridano perchè c'è la pelle viva, mentre gli infermieri devono fare questa tortura e stare lì..io penso tornino a casa col voltastomaco. Penso si sentano veramente male a veder soffrire per mano loro altre persone; e non lo so se il pensiero della pelle futura, liscia e morbida, senza difetti, li faccia stare bene, se riescano a bypassare il dolore attuale il sentirsi terribilmente bestie mentre quell'altro che ha bisogno, ne ha proprio bisogno , di quella cura chiede pietà. Se ci riescono devo farmi spiegare come fanno, perchè io ci vado sotto già al pensiero di dover chiudere la porta. Va in bagno prima di salutarmi, quando esce mi trova fuori,l'abbraccio sto per dirle"..mi dispiace mi dispiace davvero" ma mi precede "dai.. va tutto bene stai tranquilla"...
Questa parte vorrei non farla io.

domenica 17 aprile 2011

di ritorno

siamo tornate più tardi del previsto. Molto più tardi. Erano le 21 e stavo giusto parcheggiando vicino casa.. un'ora quasi di ritardo a Fiumicino..che palle. Però abbiamo parlato parecchio, soprattutto ho rimuginato.La cosa che porto più dentro dei due incontri, la sera con gli adulti e la mattina dopo nella scuola, è il dialogo coi ragazzi.  Ogni volta che parlo con loro è sempre fantastico, quindi è andata esattamente come desideravo.
Sono stati seri, hanno preso sul serio quel che stavo dicendo loro , specialmente le ragazze hanno accettato il dialogo, mi hanno tempestata di domande e se su un'ora e mezza di "relazione dialogica" seguono due ore di domande, è un successone - e non è scontato su una fascia d'età dai 14 ai 19 anni. Erano interessati, e questo è proprio importante. M'è addirittura dispiaciuto che la suora li abbia interrotti: se li avesse lasciati continuare avrebbero fatto tranquillamente un'altra ora di domande..
Penso che bisognerebbe ripetere più volte ai nostri figli che sono re e regine, che devono puntare in alto, che chiunque voglia stare con loro non gli fa un piacere a starci ma dovrebbe sentirsene onorato..perchè loro meritano tantissimo. Se non glielo ripetiamo, se non glielo insegnamo inculcandolo ben bene siamo noi stessi a rimetterci...eppure spesso siamo proprio noi a non crederci, poveri figli nostri.
Nello stesso tempo dove questo è stato un incontro certamente proficuo l'incontro della sera prima ha messo in risalto tutti i limiti di una impostazione ideologica , scarsamente umana, incapace di ascolto (allucinante la signora che esponeva il suo problema mentre la gente seccata dal tempo impiegato per esporlo si alzava e andava via esclamando ad alta voce - li sentivo io dalla cattedra! - "e basta, ora vado a pisciare"..) senza mostrare reale desiderio di mettersi in discussione a fronte di persone che nella stessa sala piangevano ascoltando le stesse identiche parole. Spero che chi è stato toccato emotivamente metta a frutto quello che gli ho mostrato; e spero che abbia la forza di guardare e prendere posizione rispetto a chi di frasi fatte e belle idee si riempie la bocca e le orecchie.

martedì 12 aprile 2011

morfologica

Così succede che mi torvo a fare la stessa strada che feci due anni e mezzo fa, quando andavo a fare l'eco della mia ultimogenita. Lo stesso posto, stanza diversa..però la dottoressa è la stessa e mi riconosce pure. Vedere la mamma commuoversi mentre scruta lo schermo ecografico cercando di figurarsi con più precisione possibile i lineamenti di suo figlio non ha davvero prezzo. La dottoressa sorride...passa l'ecografo un pò più giù e chiede se vuol sapere il sesso. Guardo lo schermo è maschio dico piano a P., si vede benissimo. La mamma annuisce al medico che controlla. E' maschio dice la dottoressa. E mentre prendono le misure delle ossa lunghe, della testa e verificano l'esistenza e funzionalità di tutti gli organi maggiori le scendono le lacrime perchè le dico hai un figlio figo, guarda si pettina! ..un figlio figo ed esibizionista! e ride e piange.
Ed è un miracolo.

invidie

Ho finito di scrivere tutte e due le relazioni. Sono contenta, ora posso rilassarmi fino a giovedì. Non esiste soddisfazione più grande di vedere mio figlio leggerle avidamente e poi sbraitare invidioso "voglio venire anche io a sentirti!" perchè gli sono piaciute..specialmente la seconda, indirizzata a ragazzi come lui. Meno male. E speriamo piaccia anche a loro va' ..

mercoledì 30 marzo 2011

lieto fine

Sprizza gioia da tutti i pori. 17 anni e l'emozione che quasi scoppia. Mi chiama stamattina e mi fa il resoconto di un mese intenso in cui non ci siamo sentite, anche se so già tutto tramite la sua amica; un mese in cui i genitori hanno ammortizzato il colpo e giusto ieri l'ha accompagnata la mamma a vederlo. "è bellissimo si muove tutto, saltava non stava mai fermo si succhiava il dito ..sembrava volesse dirmi ci sono eh! "e la futura nonna ha gli occhi gonfi di lacrime - chissà se ci pensa più alle sberle che sono volate perchè voleva assolutamente che abortisse, chissà se ci pensa che quel marmocchietto di appena 12 settimane di gestazione che oggi la fa commuovere, 5 giorni fa voleva non ci fosse. "io questa cosa che andrà tutto bene, non ci volevo credere, invece è vero, avevi ragione, si mette tutto bene!" e lo dice con una semplicità che solo a 17 anni puoi avere. Splendida mentre parla e ride. E' vero, la sfida più grande è credere a quello che solo pochi, forse solo io, sono disposti a rischiarsi: c'è un lieto fine, la storia finisce bene. Finisce con un bambino che sorride e una mamma innamorata, finisce bello bellissimo, come diceva mio figlio da piccolo.. anche se mentre ti parlo questa sembra follia, anche se pare assolutamente impossibile crederci..
Brava piccoletta che ti sei fidata e adesso prenditi il tuo lieto fine: te lo meriti tutto.

domenica 20 marzo 2011

le ali

mi chiedevo giusto come fare a rintracciarla. un pensiero sfuggente misto tra gli impegni della giornata, gli appuntamenti e poi la prossima settimana devo pensare anche all'intervista..però mi era balenato in testa così. il numero non lo trovo più , e avevo maledetto il costruttore di questi diamine di cellulari che salvano solo un tot di chiamate ricevute..mentre a me servirebbe una quantità infinita di numeri salvati..che non si sa mai. Stavamo andando a pranzo e squilla il telefono. Non il cellulare personale, non il numero di servizio.. il telefono di casa. Strano che lui faccia tutte queste domande, pensavo fosse mia madre.. invece è lei..che chissà come ha scovato il mio numero di casa; lei, che ha ha portato da me la sua compagna di classe  incinta (è di moda da me farsi accompagnare dalle amiche, sotto una certa età..) qualche giorno fa e ora è disperata e spaventata e preoccupata..perchè l'amica ha confessato tutto alla madre che "l'ha fatta ragionare un pò" e la porterà ad abortire, dopodomani. Parliamo mi chiede cosa dirle e vorrebbe avere da me l'autorizzazione a dirle di più..o almeno di poter credere di essere all'altezza di farlo.. quanto bisogno abbiamo di esser motivati, di trovare la conferma all'esterno del nostro stesso esistere; e lei vorrebbe da me insieme a "magari non serve ,ma tu provaci, avrai fatto davvero tutto", vorrebbe la formula magica per un'ultima arringa verso una madre che evidentemente stima la sua stessa figlia meno di zero, visto che le ha ripetuto che "se viene come te meglio non metterlo al mondo" e che "senza di lui (che se l'è data a gambe il lui eh..accidenti che uomo, val la pena tenerselo! ndr) inutile che pensi di farcela"..
Non vi racconterò cosa le ho detto, non vi parlerò della tenerezza che mi ha fatto questa ragazzina che dopo qualche minuto mi dice "ho già dimenticato tutto! puoi dirlo a mia mamma per favore che lei se lo ricorda meglio..", non è importante neanche fermarmi a spiegare che forse le due mamme si parleranno..e che non faccio il tifo per l'empatia nè spero esca fuori una comune "mammità" ..ma che ho come la sensazione che quella madre abbia abortito a sua volta e spero si possa chiederle se le è piaciuto così tanto da consigliarlo alla figlia- e che così si fermi e rifletta.
Vorrei solo fermarmi prima, al messaggio che quella donna ha passato a sua figlia che è semplicemente che da lei, proprio lei, sua figlia,  non potrà mai uscire niente di buono, che non vale niente e di questo la figlia farà tesoro. Bisogna pensare bene a cosa diamo o togliamo ai nostri figli, perchè di tutto quello che abbiamo, due sole cose davvero durature possiamo arbitrariamente lasciargli in eredità o strappargli: una sono le radici. L'altra le ali.

sabato 19 marzo 2011

la festa del papa'

eh si, ci siamo. Oggi è la festa del papà. Premesso che noi festeggiamo queste ricorrenze con la stessa enfasi che usiamo per la sveglia che suona al mattino.. e che quindi me l'ero completamente dimenticata, mi rendo conto che il resto dell'universo invece se la ricorda. E se poi restringiamo l'universo al  mondo che ruota intorno all'associazione il dono, non solo se lo ricorda ma ci fa pure i conti...che non sono sempre piacevoli..anzi.
Per le mie mamme la festa del papà è spesso un giorno di crisi, che viene dopo un tempo duro in cui a scuola questa festa si prepara e devi fare i conti, maestre o non maestre, col fatto che l'universo bambino al papà giustamente ci tiene. Allora le domande..che razza di padre, com'è il padre , come si fa a festeggiare questo diamine di padre, che fanno male al cuore e al fegato delle mamme e non riescono a dare risposte ai bambini. Io vorrei provare a chiedere alle mie mamme di festeggiarlo comunque questo papà, bastardo o meno che sia, perchè ha reso possibile un incontro, quello vostro coi vostri bambini e che senza di lui, per quanto vi abbia fatto soffrire, a voi mamme e anche a voi bambine, senza di lui voi non sareste mamme e voi bimbi non sareste proprio.. penso che nessuna mamma vorrebbe rinunciare al proprio piccolo che stringe tra le braccia..e quindi ripeto quello che tante volte ho detto nei colloqui, prima della "scelta": questo figlio è la dimostrazione che persino il più stronzo degli stronzi può fare qualcosa di meraviglioso.
Forse si può, invece di augurare qualcosa a un padre assente, ringraziare di un amore che c'è e volente o nolente, senza quel padre oggi non avrebbe potuto esserci.