"tra cento anni non conterà dove io abbia tenuto il conto corrente o quanti soldi ci fossero in banca o di quale assicurazione fosse la mia polizza sulla vita.. eppure il mondo sarà diverso, perchè sarò stato importante nella vita di un bambino".(Forest Witcraft)
martedì 27 dicembre 2011
vigilia
sabato 10 dicembre 2011
chiarezza
Avvista il padre ed avvicinandosi con noncuranza chiede
"papà mi vuoi bene, vero?"
"certo amore che ti voglio bene"
"sono la tua pimpipessia? " ...sguardo attonito del padre ..momento di imbarazzante silenzio..
"pimpipessia, papà.."
"si ecco.. ma anche bambina.."
"la pimpipessia bambina, babbene adesso??"
e cavolo.
venerdì 9 dicembre 2011
niente da ridere
stavolta c'è poco da ridere e glielo dico in faccia, mentre in un italiano che serve comunque l'interprete mi dice che, di nuovo, al bambino quel latte non piace e che non gliel'ha dato. Lo peso. Da sempre è un bambino talmente buono che posso dire senza timore di sbagliare di non averlo mai sentito piangere. Non frigna, non lagna, non fa neanche "uee". Che cavolo si ride lo sa solo lei: ha perso tre etti. Non c'è proprio niente da ridere. E siccome non lo capisce ma io non posso stare a guardare, mi trovo a fare la stessa cosa che ha già fatto "salvamamme": mi restano solo i servizi sociali, nella speranza che intervengano o che almeno lei, spaventata, cambi atteggiamento. Spero nella seconda che nella prima, ho avuto recente conferma, la speranza è vana. "non c'è da ridere, il bambino perde peso. Riportamelo venerdì se non ha mangiato devo chiamare il servizio sociale". Mi guarda e si fa seria. Deve essere proprio vero che quando non sorrido faccio paura,evidentemente trasmetto senza ombra di dubbio che non ho intenzione di giocare. Si fa scura in viso, adesso non ride più. La guardavo mentre tenta di allattare il bambino: lo tiene semi seduto e quasi volto in avanti piuttosto che verso di lei..come fa a mangiare così? già non ha una gran fame ma in questo modo è davvero improbabile. Cerchiamo di insegnarle una posizione corretta per dargli questo benedetto biberon ma certo se lei non ha pazienza di imboccarlo spesso è dura: non si può lasciare un bambino di 5 mesi con 30-50 grammi di latte al giorno integrato con camomilla superzuccherata. proprio non si può. La minaccia però ha colto nel segno, sembra. Ha decisamente paura. Dentro di me spero che non ne abbia troppa, che non rinunci a venire pur di non essere controllata..Attualmente rappresentiamo l'unica speranza di nutrizione per lei e per il piccoletto. La pediatra le ha detto che non può cambiare tipo di latte così spesso.. brava lei. Da dietro la scrivania non si rende conto che il bambino vive in una situazione di estrema povertà (e la donna si è guardata bene dal dirgli qualunque cosa, piuttosto mente!) e che la madre non potrebbe proprio darglielo il latte. Quanto si è tutti bravi a parlare..
Adesso le scende qualche lacrima, trattiene il pianto è evidente. Dice che sta cercando una sistemazione per il bambino. Scambiamo uno sguardo con P. e subito l'idea che non stia parlando dell'asilo nido ...chissà perchè..passa nella mente di tutte e due. Facciamo domande,ma lei risponde solo che cerca qualcuno che lo tiene per poter andare a lavorare, che al nido non lo può mandare.. La paura mia è sempre che la povertà estrema spinga a gesti estremi. Un assurdo da pensare, quando basterebbe spenderci un pò più di tempo per dargli da mangiare e , ne sono sicura, G. mangerebbe tutto.
Però sua scienza , la pediatra, l'ha autorizzata allo svezzamento. Procediamo quindi con le pappe e la frutta..oggi non ha potuto dargliela perchè non ha niente, neanche due carote per improvvisare qualcosa che somigli a un brodo-con-vegetali (che dal brodo vegetale distiamo anni luce..) Noi invece grazie all'aiuto di tutti voi lettori, da dargli abbiamo. Prendo un vasetto di mela: 100 grammi. Sono disposta a perderci anche un'ora ma lei deve vedere che è solo questione del suo impegno. E G. mangia tutto, è pure bravissimo visto che non ha mai preso cucchiaino fino ad ora. Gli piace, mangia tutto con un pò di pazienza. "vedi? - gli dico- adesso dovrai farlo tu" Gli lascio imboccare gli ultimi cucchiaini. Sembra preoccupata che non si sbrodoli più che del fatto che mangi.. Le diciamo di venire dopo un paio di giorni per insegnarle come fare le pappe. Le diamo tutto quello di cui ha bisogno per nutrire il figlio e se stessa. E speriamo che martedì vada tutto liscio.
Intanto non smettete di aiutarci: noi abbiamo bisogno di voi per far fronte a queste situazioni.
se volete inviare prodotti per l'infanzia per aiutarci potete mandare tutto a IL DONO Onlus, via val trompia 136 00141 Roma.
Grazie in anticipo.
lunedì 28 novembre 2011
progetti di natale
ebbene sì, novembre è già agli sgoccioli. Domani è il compleanno del mio secondogenito che da ormai 14 anni riempie (e credetemi, le riempie) le mie giornate. Senza di lui sarebbero decisamente vuote, e per quanto io possa desiderare la solitudine almeno 100 volte al giorno, di lui - e degli altri - non potrei fare a meno.
L'inizio di dicembre si farà subito sentire con il prossimo ritiro che abbiamo preparato per il primo fine settimana, cioè 2-4..e sarà un inizio intenso, di quelli che ti restano fino a fine mese. Così chiudo l'anno in bellezza. Stiamo preparandoci già al Natale, con le idee su cosa fare, come organizzarci..perchè quest'anno il cenone lo faremo , come lo scorso anno, a casa da me, invitando le mamme del centro di accoglienza con relativi pupetti, e adottando un'altra mamma con tre bimbi, pure lei allegramente abbandonata da un uomo molto, molto , molto coraggioso e virile, che altrimenti passa il natale da sola..e per i piccoletti - ma anche per lei - non è proprio il massimo. Come l'anno scorso prepareremo l'albero e anche il presepe (voi che fate? ho messo un sondaggino su faccialibro, votatelo!) saremo pieni di lucine e decorazioni per far impazzire i neonatini che seguono felici le luci, e poi perchè a me quest'aria di festa piace tanto. Prepareremo tutto l'8 dicembre, per l'immacolata, come da tradizione... l'anno scorso l'albero era stracolmo di regali con tutti i bimbi che avevo a casa..certe facce! Intanto se volete anche voi potete partecipare di questa festa fatta da noi, acquistando i biglietti di natale solidali e col vostro aiuto potremmo regalare ben più di un giorno di festa.
giovedì 24 novembre 2011
irrinunciabile.
Da quando siamo bambine, indipendentemente dal fatto che abbiamo poi coltivato questo desiderio o meno, che crescendo abbiamo seguitato a pensare di volero, da quando siamo piccoli abbiamo in mente un'idea chiara di come dovrà essere ,il giorno in cui annunceremo al mondo l'arrivo di un bambino. Il nostro. Non so come avvenga che poi per tutta la vita ci ripetano che è impossibile che accada proprio come lo volevamo, o anzi che è impossibile proprio farcela a mettere al mondo un bambino nostro.
Allora capisci che ha senso fare per esempio la marcia per la vita che si terrà a Roma il 13 Maggio, perché bisogna sbatterlo in faccia a tutti che la tua vita vale, e che tu credi in questo: se non lo fai tu perché dovrebbe farlo qualcun altro? E non si tratta soltanto – e già sarebbe abbastanza - della vita di un bambino, il tuo magari; si tratta della tua vita di donna che non devi permettere a nessuno di sottovalutare o di buttare via.
p.s. visto che stai leggendo qui, per chiedere aiuto e trovare qualcuno che faccia il tifo per te chiama il numero 3473786645. Rispondo io per l'associazione IL DONO.
venerdì 18 novembre 2011
solo un abbraccio
sto entrando nell'ascensore e mi sento salutare. Penso sia qualcuno che abita nel palazzo rispondo al saluto, sorrido, entro in ascensore incastrando il passeggino con dentro la biondina urlante, che questi ascensori non sono mai grandi abbastanza per i passeggini e devi essere almeno un grande giocatore di tetris per poter fare la mamma, sembra. Dietro di me si chiude la porta a molla..o almeno dovrebbe. Mi giro perplessa e c'è lei, che mi guarda sorride ed entra in ascensore. "Prego" faccio posto io. "sei serena?" ecco fatto. Così ci siamo incrociate per le scale e faccio gli onori di casa mentre aspetto Rachele che venga a fare il colloquio, oggi non posso restare io perchè la nana non mi permetterebbe concentrazione nè di dedicarle il tempo che merita. Ogni storia merita tempo. Che sia la più comune o la più incasinata mai sentita, ognuna ha bisogno e diritto di tutto il tempo che le serve per mettersi a suo agio e sentirsi accolta. Oggi quindi sono di passaggio, e mi limito a porgerle il foglio da firmare per la privacy mentre chiedo come educazione vuole "come stai?"...
venerdì 11 novembre 2011
bimboside , dalla parte dei bambini.
Che bello quando alle mail che invii ti risponde chi meno te l'aspetti. Che bello quando questo "chi meno te lo aspetti" ti è stato casualmente suggerito da una mamma che hai aiutato..diciamo uno scambio di favori!
E' successo che qualche giorno fa mentre controllavo le risposte dei "grandi" fornitori di pannolini che tardano a far sentire la loro voce trovo invece l'email di un più piccolo. Sarà che i piccoli hanno il cuore grande, sarà che i grandi hanno perso di vista la loro piccola clientela..di fatto bimboside.it ha risposto e non me l'aspettavo. bimboside è un'azienda nata solo 4 anni fa, in continua crescita, specializzata nella vendita online in italia e in europa pannolini innanzi tutto (in particolare vende i pannolini ecologici usa e getta MOLTEX OKO, Babycharm NATURAL e DELORA OKO) - ma anche prodotti per l'infanzia più in generale. Senza contare che se volete risparmiare facendo un regalo davvero utile oltre che di ottima qualità Bimboside si è inventata gli abbonamenti di pannolini, cosa che di per sè ho trovato davvero carina! ..cioè..tra tanti regali questo lo usa per davvero la mamma eh!
I prodotti sono tutti di primissima qualità e gli stessi pannolini vanno dalle marche più commerciali a quelle di superlusso che nei supermercati non si trovano, per garantire il massimo rispetto della pelle del bambino. bimboside.it ha fatto del "raggiungere tutti comodamente a casa" il suo slogan, trattando, come si legge nel sito, con un occhio di riguardo le iniziative a scopo benefico. Così l'occhio di riguardo è caduto sulla nostra email , subito ci siamo messi in contatto con il responsabile ed è nata una partnership che fa da qui in poi di bimboside il partner esclusivo de IL DONO per la fornitura di pannolini alle nostre mamme.
Ma non finisce qui: poichè le aziende col cuore, il cuore ce l'hanno grande, bimboside ha scelto di dedicare alle mamme de IL DONO uno sconto promozionale del 5% cliccando direttamente sul banner presente qui o nel sito ed inserendo il codice di sconto 12345 una volta selezionati i prodotti che volete acquistare, direttamente nella pagina del "carrello" virtuale (mi raccomando approfittatene!)
Mi è sembrata una bella ventata di ottimismo dove sembra che nessuno si interessa realmente di bisogni delle mamme, è incoraggiante vedere che si può aver voglia di affrontare la sfida di andare contro corrente.
giovedì 10 novembre 2011
puffi e puffe
E crescono i puffi e le puffe, insieme, tra le coccole.
venerdì 4 novembre 2011
che burloni!
giusto mi chiedevo come mai da un pò di tempo a questa parte google avesse deciso di penalizzare così tanto il nostro sito. Eravamo diventati praticamente irrintracciabili e per quanto ci spenda anche buon tempo a cercare soluzioni per essere trovati con facilità sotto le parole chiave più usate sembrava non ci fosse modo di risalire. E io ad arrovellarmi il cervello..cosa avrò sbagliato..
E invece... oggi aggiornavo il sistema chiedo supporto e mi viene risposto "hai un virus nel tuo sito! lo vedono solo gli utenti con Internet Explorer e gli viene segnalato un sito pieno di malaware" oh caspita! vado a controllare..perchè io non uso Internet Explorer..e scopro che abbiamo avuto a che fare con un hacker davvero burlone! Sulla testata del nostro sito, invece della scritta IL DONO appariva una lista lunga lunga lunga di vendite di viagra, cialis ecc. WOW!! giustamente, per mettere in cinta la gente tocca che non sia impotente il maschione dominante! e quindi giu' di pasticca, che simpatico quest'hacker! proprio un buontempone! controllando con google scopro che da un mese a questa parte, daltronde, la parola chiave più quotata per il nostro sito è proprio viagra!! che fortuna donne mie, non siete contente!? soddisfatte o/e ingravidate doveva essere la parola d'ordine, lo spot che ha pensato per noi questo zuzzurellone!
e va bene! m'ha fregato.Ci siamo arrovellati il cervello con Antonio per capire come risolvere questa cosa e ce l'abbiamo fatta. Adesso potete stare tranquille, niente piselloni in agguato, non più! solo signore mamme e bimbi paffutelli. E un grande vaffa a chi cerca di continuo di metterci i bastoni tra le ruote.
giovedì 3 novembre 2011
huggies? troppo buoni.
Ho deciso che lo farò. Per ogni lettera che riceverò indietro pubblicherò qualcosa qui perchè si capisca che non stiamo nè con le mani in mano nè che chissà cosa pretendiamo..e perchè si capisca pure che uno ci prova ma dall'altra parte quando hai delle ditte troppo buone giustamente come si può fare?
Così ho iniziato (veramente ho iniziato da un bel pò) a scrivere a varie ditte proponendo una partnership: loro mi inviano un pò di prodotti (hei! non parliamo mica di 20 bancali! ma vi renderete conto delle cifre da soli..) e noi li trattiamo da partner ufficiali mettendo un banner nel nostro sito e dedicandogli una pagina di spazio nel nostro magazine. Hanno risposto senza esitazione Azur (da subito!) gentilissimi e premurosissimi..non solo ci hanno arredato le stanze ma continuano a retweettare i messaggi che noi postiamo di aiuto..e persino i corsi di formazione dei volontari..a testimonianza che oltre i soldi c'è un cuore dietro. E ha risposto SaraLee (Fissan, Badedas, Kiwi ecc.) che ci ha mandato in tempi diversi prima un bancale di saponi e shampoo per mamme e bambini e poi un altro di pasta di fissan e altri prodotti del genere...
e poi? e poi basta! che gli altri, come hanno risposto, hanno troppi progetti. Tenete conto che non ho chiesto a fissan i due bancali! nè immaginavo che azur mi arredasse tutta casa! mi sarei accontentata di un lettino e 10 scatole di pasta di fissan! ma valà! chi ragiona in grande ragiona in grande.. gli altri boh! lascio dire a voi.
così ho scritto a Huggies. Si perchè non è che ci servono 120mila pannolini al giorno. Ci accontenteremmo di 300 pannolini taglia 2 e 300 taglia 3 al mese. Tho' pure 200. Vi svelo un segreto: sapete quanto spazio occupano 250 pannolini? uno scatolone 60x80x40.lo so perchè me ne mandarono dallo spaccio di Pero uno di quelli Pillo. E lo so perchè ne ho comprati a quintali per i miei figli che se avessi preso un'azione della ditta per ogni pannolino acquistato oggi sarei maggiore azionista.Ho scrirtto ad huggies proponendo questo tot di pannolini in cambio di pubblicità e di presenza come partner esclusivo per i pannolini. Il che vuol dire che come Azur arreda le stanze (e mica Cam, ma azur.) e fissan tiene il culetto sano (mica bebygoz , ma fissan) così un altro avrebbe potuto tenere il suddetto culetto asciutto.
E ho deciso di rendervi note le risposte che riceverò.
così eccola, la risposta.
Gentile Sig.ra,
Grazie per la Sua recente e-mail inviata a **noi**. La ringraziamo per averci contattato e cogliamo l'occasione per risponderle.
Considerando che i nostri prodotti e la nostra società sono ormai conosciuti da anni, siamo invitati a partecipare a numerosi progetti e programmi molto validi. Sebbene saremmo felici di aiutare, il volume di richieste è semplicemente troppo alto per accettare. Siamo spiacenti di non poter soddisfare la Sua richiesta.
Apprezziamo il vostro interesse nei confronti **nostri** e dei nostri prodotti. Siamo spiacenti di non poter essere più di aiuto.
Cordiali Saluti
(lettera firmata)
e fuori uno.
benvenuti nel mio mondo!
....Mo scrivo a Pampers!
lunedì 24 ottobre 2011
Accade a volte
Accade che ti sei fatto un mazzo in colloqui senza fine e poi proprio quando stavi vedendo la luce e iniziavi a rilassarti (mai rilassarsi, fa male alla salute perchè poi quando scatti di nuovo in piedi ti becchi una sonora contrattura muscolare eh!) quando iniziavi a rilassarti arriva la diagnosi bastarda, che parla di un bimbo imperfetto e fuori schema e in un batter d'occhio anzi nel tempo di accendere e spegnere un monitor ti perdi madre e figlio.. Zac. via. Con un colpo solo di gel sulla pancia perdi due vite.
Accade che ti domandi si vabè ma che porca la paletta, non si potrebbe fare una cosa per volta? e poi un giorno ti alzi e improvvisamente ti sembra pure di capirci qualcosa, ti sembra che sia chiaro..che i perchè ci siano e le risposte alle domande anche e che sia vero che il mistero non è un quiz senza soluzione ma qualcosa che si dischiude agli occhi di chi lo vive.
Accade che tutti questi eventi e l'abbattimento che ne è conseguito (ebbene sì io mi butto nelle relazioni con tutto il cuore, per me non è mestiere è proprio vita e coinvolge la mia, di vita) ha dato l'occasione per parlare di questo con le mamme del centro e Dio sa cosa ci faranno con tutto quello che gli ho detto in questi giorni ma beh, l'ho detto e nessuno si prenderà la briga di spendere queste parole di nuovo..forse gli torneranno utili..
Accade che intanto qualcun altro si approfitta della distribuzione dei vestitini come se noi avessimo beni al sole e che cerca di lucrarci ma anche che per ogni cretino che si incontra ci siano almeno 10 persone di buon cuore che aprono gli armadi e i cassetti e che in questi mesi ci stanno aiutando (ben oltre le mie aspettative!) a provvedere al latte ai pannolini e ai vestitini di più di 10 mamme.
Accade che continuo ad essere stupita di tutto questo e onorata, e impaurita, e stanca, e desiderosa di fare di più, ma anche di prendermi una seria vacanza.. Accade che siamo complicati, io non faccio certo eccezione, ma che insieme ce la stiamo facendo.
"riempi le tue mani di altre mani e stringile forte: ci salveremo insieme o non ci salveremo" (Dostoevskij)
martedì 11 ottobre 2011
se non ci foste voi
Neanche il Banco Alimentare ce la fa. Mi sembra evidente perchè sono due settimane che aspettiamo di poter dare un pacco con la pasta lo zucchero il caffè ecc. a una mamma che sta davvero senza niente, e sono due settimane che ci dicono - dalla parrocchia che ce lo fa avere - che non gli consegnano niente, e , mortificati, non hanno niente da darci. Giusto oggi che ho mandato un sos per una mamma di Perugia che cerca vestitini per la sua bimba di 12 mesi, mi chiedevano "hei ma le associazioni del posto!? possibile nessuno abbia niente!?" eh si, è possibile: le richieste sono tante e chi primo arriva meglio alloggia, purtroppo è così. E funziona evidentemente anche per il banco alimentare: daltronde non è un pozzo senza fondo. Qualche giorno fa ero ai servizi sociali e la responsabile del servizio mi prendeva in giro con una collega, ridendo di me "sai , questi qui fanno tutto quello che gli chiedi! gli dici latte? trovano il latte. Gli dici vestitini? trovano vestitini. Gli dici pannolini! tutto eh! " perchè rideva? non l'ho ancora capito. Avrebbe potuto essere contenta visto che loro non ce la fanno, invece di deriderci, no? Se non hanno ancora capito che mobilitare la gente è l'unico sistema per andare avanti perchè se stai ad aspettare che qualche istituzione ce la faccia, puoi anche invecchiartici..
Così oggi veniva, al solito, la mamma col piccoletto. Pannolini e latte, contati giusti per la settimana. Poichè la volta scorsa non avevo potuto darle niente da mangiare questa volta ero certa che sarebbe venuta con lo zaino perchè la fame è fame. E lei ha fame.
Non puoi aprire la porta e dire mi spiace loro hanno finito il cibo, questa settimana sei ancora a dieta..Così metti mano alla dispensa tua e tiri fuori la pasta l'olio il pomodoro e quel che serve. Lo zaino è riempito e lei, contenta, che non sa da dove viene il suo cibo, va a casa e può mangiare. Però certo è triste la situazione. E meno male che ci siete tutti voi.
Se volete darci una mano potete spedire latte in polvere, pannolini o cibo inscatolato (o pane pasta riso) a
il dono onlus via val trompia 136 00141 Roma
oppure sostenerci con una donazione permettendoci di comprare quello di cui abbiamo bisogno e i dati li trovate qui
giovedì 6 ottobre 2011
che stress riuscire a nascere
...eppure ci ha pensato. L'amica nella sua schiettezza e con quel pò di rabbia-spacca-mondo che caratterizza quell'età è stata chiara: per paura di tua madre uccidi tuo figlio? E lei c'ha pensato, sembra. E sono un paio di giorni che sta valutando l'idea di tenere il bambino, magari facendosi aiutare a dirlo ai suoi. Io sono sempre disponibile, vedremo che accadrà.
Cosa avrà fatto scattare la molla? Davvero le parole dell'amica? La sicurezza non ce l'ho, magari se avrò modo di parlarci potrò anche saperlo, sta di fatto che qualcosa è successo. Sono contenta per lei. Non sarebbe la prima e non sarà l'ultima 15enne a partorire. Se solo ci rendessimo conto quanti più tabu ci sono oggi rispetto ai tempi dei nostri nonni, quando un'altro pò e 15enni ci si sposavano.. Allora aspetto che mi chiami e chissà. Chissà cosa se questo bimbo nella pancia sente cosa sta succedendo , chissà cosa penserebbe rendendosi conto che per la prima volta nella sua piccola vita intrauterina si stanno affacciando per lui delle possibilità di continuare ad esserci. Sai che stress! e ancora non è nato...
Vedermo.
lunedì 3 ottobre 2011
quanta premura.
Non gliene importa niente di ascoltare la compagna di classe. Ha 15 anni è incinta per la seconda volta e anche stavolta andrà ad abortire.La paura di dirlo a mamma e chissà come reagisce è troppo grande. E poi ha un fidanzato abbastanza più grande di lei e così premuroso: si è informato presso una struttura dove pagherà 400€ per l'intervento. Inutile che l'amica abbia cercato di parlarle di proporle di aiutarla a comunicarlo ai suoi,di darle il mio numero (che sempre coi suoi avrei avuto bisogno di parlare); inutile che le abbia cercato di spiegare cosa ha nella pancia. Niente: la settimana scorsa la mamma l'ha già messa in punizione per una stupidata qualunque, figurati cosa farebbe per una gravidanza.
Eh già. Così la ragazzina ha iniziato già da un pezzo la sua lunga carriera di menzogne per coprire le proprie responsabilità da non prendere. E la madre (il padre non è pervenuto, magari semplicemente è che non l'ha mai citato) non se ne accorgerà mai che la figlia ha "qualcosa che non va". Sembra quasi come i genitori dei tossici che proprio non possono credere che quelle pupille dilatate del loro bambino non siano per il tanto sole preso..
Quando poi a fare le veci del genitore un pò disattento c'è un ragazzo così premuroso, cosa vuoi fare? L'ospedale pubblico non sia mai ci incontri qualcuno che conosce mammà! meglio la clinica privata. A chi importa poi che questo si chiami aborto clandestino! Ed a chi importa se da qui in poi la ragazzina prenderà sè stessa sempre meno sul serio continuando a giocare con la propria vita; poco importa se dovesse piano piano perdere la stima di sè senza più ricordare neanche da cosa si è originato il disagio che porterà dentro. L'importante è che chi sta intorno abbia continuato a preservarsi: i genitori saranno tranquilli che la figlia "gran problemi non li ha dati" il ragazzo non dovrà rendere conto a nessuno e potrà continuare a giocare con la sua bambolina in carne ed ossa..
L'amica piange di rabbia perchè quella non vuole sentire parlare mentre lei continua a dire che se sei grande per andare a letto devi esserlo pure per prenderti le conseguenze. Ma non tutti sono educati a ragionare in questo modo anzi, la politica della deresponsabilizzazione ha funzionato alla grande. Forse una delle poche cose che si ha avuto davvero premura in inculcare alla nuova generazione.
giovedì 29 settembre 2011
la telefonata
All'intervista di sabato era riuscita a prendere la linea dagli ascoltatori. E' anziana, si capisce chiaramente dalla voce che in radio si è rotta nel pianto. Mi ha fatto una pena incredibile ascoltare il suo non poter darsi pace, la grandezza della ferita che porta dentro in quei pochi minuti concessi per parlare. L'avevo invitata a chiamarmi, perchè - avevo detto in trasmissione - avevo qualcosa da dirle.
E' proprio vero che la disperazione ci fa fare cose che mai avremmo pensato. Così accade che oggi, squilla il telefono e questa signora di quasi settant'anni si presenta ad una emerita sconosciuta ascoltata per sbaglio in radio per chiedere che io le dia qualunque cosa, purchè le allevi la pena. Mi parla di un fatto avvenuto 30 anni fa e già si commuove. Di una famiglia distrutta nei rapporti umani, che pur volendosi gran bene si ammazza uno con l'altro; di tutto che è andato male da "quel giorno lì", che si è infranto e mai più i pezzi hanno ritrovato posto. Parliamo. Parliamo di lei e parliamo anche di quel figlio che oggi non c'è. "chissà che figlio bellissimo avrei avuto!" - mi dice.
Mi chiama gioia mia, con la cadenza siciliana, mi ringrazia di continuo per quello che le dico, a tratti singhiozza. Mi chiede se può richiamarmi tra qualche giorno per farmi sapere come sta. Come i bambini, ha bisogno di sentirsi accolta anche lei, di sentirsi voluta bene. Mentre telefono prendo in braccio il neonato di una nostra mamma. Piange anche lui, ha le coliche. Lo consolo, proprio come ho fatto a distanza con l'anziana signora. Non piangono più nessuno dei due e ognuno a suo modo riposa, al sicuro.
martedì 27 settembre 2011
aggiornamenti..
Il bimbino filippino cui stiamo comprando il latte è venuto oggi per prendere la sua "razione settimanale" e l'abbiamo pesato: ha preso 180 grammi! sta diventando un pacioccone!!
Alla mamma abbiamo provveduto grazie al Banco Alimentare e alla Parrocchia di Santa Maria Goretti che ci ha procurato i viveri. Così anche per questa settimana abbiamo sfamato mamma e bimbo.
Ce la possiamo fare.
Forse.
Se ci aiutate poi..facciamo meglio!
martedì 20 settembre 2011
casualità
Avevo fatto tutti i conti: il latte bastava giusto per questa settimana , i pannolini idem. E la promessa di tornare lo stesso giorno la settimana dopo per avere l'eguale ha funzionato. Così è tornata oggi, col bimbo in braccio intirizzito dal freddo che sta venendo fuori tutto insieme a Roma. Senza una copertina, niente. Abbiamo preso una copertina da culla di lana, morbida che ce lo può avvolgere anche in braccio e l'abbiamo riscaldato un pò. Oggi, siccome le cose da noi si fanno in modo "casuale" , casualmente era il giorno che c'era la pediatra. E così tho! guarda.. perchè non glielo facciamo visitare così ci dice come sta...
Ma che sta meglio lo vedo da sola, è più vispo e sembra abbia pure più guanciotte.. ha preso tre etti in una settimana. Bravo ciccio. Intanto sempre casualmente, passavamo dalle parti del banco alimentare presso la parrocchia vicino la casa di accoglienza e abbiamo preso informazioni per lei;le faremo avere un pacco di alimenti ogni volta che viene perchè è molto debole, mangia poco, è chiaro. Così si provvede a mamma e bimbo.
venerdì 16 settembre 2011
L'Arte di essere Donna: Tu non sei l'eccezione. Tu sei la regola
mercoledì 14 settembre 2011
Vendi tua figlia.
"sai signora, ci sono qui delle persone che mi dicono tutti i giorni che ho 31 anni, posso rifarmi una vita, basta che io lasci loro la bambina, mi danno dei soldi e poi io posso stare tranquilla...ma come faccio, è la mia vita.."
Scoppia a piangere. Sono allucinata: le hanno proposto di vendere la bambina, approfittando della sua povertà. Le chiedo di darmi qualche giorno, una settimana per trovare un contatto vicino Pescara.
il piccolo lottatore
Suona il telefono, quasi non ci speravo più.
"Hai latte? "
domanda con la voce di chi si vergogna infinitamente di chiedere e non può farne a meno. L'aspetto da due settimane, sapevo che il latte che le avevo dato non sarebbe durato abbastanza e ho il fondato sospetto che non ne abbia chiesto a nessun altro. Poco da inventarsi: vuol dire che il bimbo è di nuovo digiuno.
Vengo domani? - scherzi? che domani, vieni oggi stesso, ci vediamo nel pomeriggio. Devo trovare il modo di chiederle dei dati personali senza spaventarla perchè il grande timore che ho sempre in questi casi è che le persone , sospettose, sentendosi chiedere cose scappino e non tornino; e lei il fare della fuga ce l'ha: basta che mette un piede fuori dalla porta e parte a passo di corsa.
Arriva barcollando, pallida, col bambino legato al collo con un foulard. No, non una fascia, un foulard che le pesa interamente sul collo. Il bellissimo passeggino che le avevamo regalato mi chiedo che fine avrà fatto. Dice che si è rotto.. era nuovo, di ottima fattura, lo ritengo impossibile. Penso piuttosto l'abbia venduto. Avevo ragione: il latte era finito già, ed oggi il bambino ha fatto una poppata 4 ore prima..probabilmente di acqua. "gli do camomilla se c'è, sennò zucchero con acqua"..lo dice lei stessa. Non ha chiamato perchè si vergognava. Le gira la testa deve sedersi. "non ho dormito"
Ma che mi racconti..non hai mangiato..
Facciamo un patto: mi firma un foglio coi suoi dati personali e io mi impegno a farle trovare pannolini e latte tutte le settimane. E' una scusa per pesare regolarmente il bambino, potermi accertare che gli dia da mangiare e cresca.. Accetta, compila il foglio , firma. Non ce la fa a tenere il biberon, strizza gli occhi le gira la testa. Prendo il piccolo, la poppata la continuo io: bisogna che lei mangi. Le faccio portare biscotti e qualcosa da bere: è la prima cosa che abbiamo a disposizione. Le prepariamo anche una busta con pasta, polpa di pomodoro, fagioli, tonno..le diamo un altro passeggino, meno bello sicuramente, ma almeno può spostarsi; prepariamo il latte per questa settimana e i pannolini. I servizi sociali, dice, c'è andata e le hanno promesso che le pagheranno la bolletta del gas...quando arriveranno i soldi, perchè ora non ne hanno.. intanto però il gas minacciano di staccarlo perchè lei pagare la bolletta, ovviamente , non può. Dice di essersi venduta tutto quello che aveva, ma non può pagare più niente, quindi "mangia poco" ..il che mi pare un eufemismo..
La settimana prossima, quando verrà a prendere il latte, le farò "casualmente" trovare a disposizione la nostra pediatra, così visitiamo il bimbo e vediamo che stia bene.
Mentre gli do il biberon, fa delle facce buffissime, ride, strizza gli occhi..due mesi appena fatti, ed è già un piccolo grande lottatore. "quando ero incinta di due mesi ho voluto abortirlo - spiega in un italiano stentato - Ho fatto sforzi, ho corso finchè non ho avuto il sangue. Ma lui non è andato via tutto.." eh no, penso io, lui voleva restare.. scambio un'occhiata con l'altra volontaria.. è necessario un surplus di impegno..
Il piccolo ce la sta mettendo tutta, noi anche. Tu che leggi non stare a guardare, aiutaci.
puoi sostenerci con i dati che trovi qui:
http://www.il-dono.org/sostienici.html
giovedì 8 settembre 2011
regalo di compleanno.
martedì 30 agosto 2011
bentornata a casa..
martedì 26 luglio 2011
un bambino fortunato
giovedì 21 luglio 2011
sclero da blogger
ecografie, sorprese e sogni
che cosa fantastica, ogni volta è un'emozione incredibile anche se ormai dovrei essere avvezza. Distinguo chiaramente tutto e comincio a sorridere.. "lo sa il sesso?" "no.." sorride
è un maschio.
inequivocabile, altro che vestitini rosa! esibizionista se ne sta con le gambe larghe mettendo ben in mostra tutti gli attributi "ma è sicura!?" chiede lei che ha in testa ancora il corredino rosa.. "guarda!" gli risponde l'ecografista .. e lei ride, perchè è così evidente che se aprissimo la finestra anche gli inquilini del palazzo di fronte potrebbero dirlo "un maschietto!" ride ancora.. continua l'ecografia, va tutto bene. Si ripete "un maschietto!" mentre si alza e si pulisce e anche quando sta zitta a osservare la pancia della "collega" continua a pensarci col sorriso stampato. "ah si è una femminuccia questa invece!" ride l'ecografista "come?! non era un maschio?!" ma sì! ti prende in giro! guarda che svergognato pure lui.. la tensione è nettamente calata, adesso tocca scegliere un nome da ometto.. sarà il tormentone estivo, prima della nascita dell'altro pupo.
Se penso che non era voluto.. che storia..
In questi anni ho potuto realizzarlo il sogno di offrire quel posto letto che avrei sperato di trovare per me, a qualcuno meno fortunato di come sono stata io, e sono grata di aver potuto vedere questo giorno...ma devo essere sincera.. spero di riuscire a esserci al parto di questi bimbi, sarei davvero felice, è l'altra metà del mio sogno. Chissà che non sia l'anno buono..ce l'ho sulla lista di cose da fare..
venerdì 1 luglio 2011
la notte prima
Di questo gruppo stavolta conosco di persona appena 4 partecipanti..che sono i miei collaboratori di sempre.. gli altri sono tutte facce nuove. Immagino già che tensione avranno loro.. ricordo che negli anni passati qualcuno mi disse che citofonando s'era chiesto se poi davvero gli avrebbero aperto, se esisteva davvero quella persona con cui avevano parlato tante volte. Immagino le attese, le speranze e le domande con cui si arriva. E sento le mie. Se penso a quante cose ho dovuto fare in questi giorni mi sembra impossibile poter partire, mi sembra che proprio non ce la faremo che gli diremo? come faremo? Eppure sono anche sicura che sarà meraviglioso che vedremo miracoli davvero e rinascite serie, mica tanto per dire.. e si tornerà domenica con un carico grandissimo di gioia. Mi aspetto un ritorno in macchina muto, di quelli che hai paura di dire una parola fuori posto e si rompa l'incantesimo; mi aspetto lacrime e sorrisi e abbracci. Mi aspetto una fatica che si taglia a fette col coltello e un cuore pieno che trabocca. Diciamola.. se sopravvivo con la stanchezza che ho è già un bel traguardo..ma punto in alto, ho un sacco di attese. E meno male che non dipende da me..sennò staremmo freschi..
A tutti i partecipanti, buon weekend.
mercoledì 29 giugno 2011
401
"cosa pensi?" le chiedo
"adesso penso positivo, ma ce la farò domani?" sorrido, sì che ce la farai e se sei giù mi chiami e sei a cena da me, tutte le volte che vuoi. Sorride forse pensa che stia scherzando..
Stiamo uscendo, siamo d'accordo di vederci la prossima settimana e passiamo di fronte alle foto dei bimbi nati, "quanti sono!" dice guardandoli e io no, sono pochi i nostri sono 400 qui non ci sarebbero entrati.
"401..." mi corregge..
"e ammettilo, ti piace..." sorrido io chiudendo la porta
lunedì 13 giugno 2011
la fiera di quartiere
mercoledì 1 giugno 2011
bellissima notizia
- si.
- pensi che verrà?
- le avevo detto che non l'avrei più cercata ma che se non intendeva venire da me doveva mandarmi un sms in modo da non farmi fare il viaggio a vuoto. non ho ricevuto niente.. penso che verrà.
Continuiamo a preparare la colazione, per noi e per i ragazzi, mentre scambiamo qualche battuta su questo. E so benissimo che lo penso soltanto: non sarebbe la prima volta che la vergogna di dovermi dire non vengo è così grande che non chiamano affatto..e vanno per la loro strada nonostante me. Che stupidi quelli che ritengono che qualcuno possa convincere a tenere un figlio con un lavaggio del cervello. O forse sono stupida io, che penso che tutti facciano i colloqui come me..e che di lavare il cervello alla gente non saprei neanche come farlo.. ma d'altra parte non saprei neanche "pagare" qualcuno per tenere suo figlio..eppure vedo che è un sistema usato...
martedì 24 maggio 2011
i conti tornano
E' un onore essere con voi. Un privilegio.
venerdì 20 maggio 2011
giochi di prestigio
Parleremo ancora di questo ma oggi porta a casa con sè una prospettiva nuova. "mi hai sorpresa" dice, realmente stupita: "io così non l'avevo mai vista". Abbiamo appena iniziato e già si ribaltano le prospettive.. interessante come nel tentativo di venderci l'assoluta giustificazione venga scaricata sempre più pesantemente sulla schiena di uno solo la colpa, anche insensatamente, anche inopportunamente. Strano come vendendoti l'assoluzione che non ti danno, come un'offerta speciale con la fregatura o un gioco di prestigio di pessimo gusto, ti porti via invece la colpa.
martedì 17 maggio 2011
dei colloqui e delle notti lunghe..
"allora adesso dobbiamo lavorare su di me!!nooooo!!" ride mentre lo dice, con le mani tra i capelli mimando un gesto disperato. E' tardi, sono stanca morta e voglio soltanto tornare a casa levarmi questo cavolo di jeans e ficcarmi a letto spedita.."no, -sorrido - adesso vado.." ma lei è rimasta alzata apposta, voleva parlare. Ha escogitato questo metodo: se arrivo un pò in anticipo sui colloqui serali mi aspetta al varco e subito mi segue, si siede alla scrivania con me, mentre preparo quel che mi serve per il colloquio o aggiorno le schede, e iniziamo a parlare di qualcosa. Una volta parliamo di lei..una volta dei suoi genitori, un'altra di lui e delle aspettative che aveva..e poi del parto che si avvicina, della sua paura, del fatto che non vuole andare da sola in sala parto e "speriamo che sei tornata quando nasce!" Stasera ha più voglia di parlare: il parto è vicino e lei lo sente come una meta cui arrivare preparata..per affrontare il dopo col bambino. E' bello questo, è importante. Mi aspetta sveglia per continuare dove avevamo interrotto. "io mi sto impegnando, voglio cambiare le cose" mi dice seria. Parliamo ancora. E' attenta, ascolta, fa suo. So che ci riflette sempre e a lungo. E piange mentre mi racconta cose che non sa neanche sua madre, che non sapeva il suo amante. Mi intenerisce la disponibilità a mettersi in gioco, la voglia di capire, di darsi risposte e la capacità, il coraggio di chiedere e credere nel mio aiuto. Mio e degli altri con me. E la fiducia, insieme all'autorità che mi viene attribuita per prendere in mano la sua vita con più trasparenza che con persone a lei ben più care. Penso che sia una cosa bella, un'occasione importante che sta cercando di cogliere.
Anche stasera finisco tardissimo e penso che dobbiamo lavorare su di me, altro che.. e sul mio bisogno di andare a dormire prima delle 2... sarà un lavoro lungo...
giovedì 28 aprile 2011
frivolezze
copiate e incollateli ovunque, divertitevi se vi piacciono e se non vi piacciono divertitevi uguale magari a deridermi perchè mi rimbambisco dietro queste cose.. comunque sia avrete ottenuto l'effetto desiderato, ossia divertirvi e io sto apposto così..mentre aiuto le mie ragazze a capire come usarli..
http://www.il-dono.org/community-badge.html
mercoledì 20 aprile 2011
aspettando la pasqua
stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca elevato alla n periodico.
e promemoria per me: il prossimo hobby sarà l'orto botanico.
martedì 19 aprile 2011
va tutto bene
Questa parte vorrei non farla io.
domenica 17 aprile 2011
di ritorno
Sono stati seri, hanno preso sul serio quel che stavo dicendo loro , specialmente le ragazze hanno accettato il dialogo, mi hanno tempestata di domande e se su un'ora e mezza di "relazione dialogica" seguono due ore di domande, è un successone - e non è scontato su una fascia d'età dai 14 ai 19 anni. Erano interessati, e questo è proprio importante. M'è addirittura dispiaciuto che la suora li abbia interrotti: se li avesse lasciati continuare avrebbero fatto tranquillamente un'altra ora di domande..
Penso che bisognerebbe ripetere più volte ai nostri figli che sono re e regine, che devono puntare in alto, che chiunque voglia stare con loro non gli fa un piacere a starci ma dovrebbe sentirsene onorato..perchè loro meritano tantissimo. Se non glielo ripetiamo, se non glielo insegnamo inculcandolo ben bene siamo noi stessi a rimetterci...eppure spesso siamo proprio noi a non crederci, poveri figli nostri.
Nello stesso tempo dove questo è stato un incontro certamente proficuo l'incontro della sera prima ha messo in risalto tutti i limiti di una impostazione ideologica , scarsamente umana, incapace di ascolto (allucinante la signora che esponeva il suo problema mentre la gente seccata dal tempo impiegato per esporlo si alzava e andava via esclamando ad alta voce - li sentivo io dalla cattedra! - "e basta, ora vado a pisciare"..) senza mostrare reale desiderio di mettersi in discussione a fronte di persone che nella stessa sala piangevano ascoltando le stesse identiche parole. Spero che chi è stato toccato emotivamente metta a frutto quello che gli ho mostrato; e spero che abbia la forza di guardare e prendere posizione rispetto a chi di frasi fatte e belle idee si riempie la bocca e le orecchie.
martedì 12 aprile 2011
morfologica
Ed è un miracolo.
invidie
mercoledì 30 marzo 2011
lieto fine
Brava piccoletta che ti sei fidata e adesso prenditi il tuo lieto fine: te lo meriti tutto.
domenica 20 marzo 2011
le ali
Non vi racconterò cosa le ho detto, non vi parlerò della tenerezza che mi ha fatto questa ragazzina che dopo qualche minuto mi dice "ho già dimenticato tutto! puoi dirlo a mia mamma per favore che lei se lo ricorda meglio..", non è importante neanche fermarmi a spiegare che forse le due mamme si parleranno..e che non faccio il tifo per l'empatia nè spero esca fuori una comune "mammità" ..ma che ho come la sensazione che quella madre abbia abortito a sua volta e spero si possa chiederle se le è piaciuto così tanto da consigliarlo alla figlia- e che così si fermi e rifletta.
Vorrei solo fermarmi prima, al messaggio che quella donna ha passato a sua figlia che è semplicemente che da lei, proprio lei, sua figlia, non potrà mai uscire niente di buono, che non vale niente e di questo la figlia farà tesoro. Bisogna pensare bene a cosa diamo o togliamo ai nostri figli, perchè di tutto quello che abbiamo, due sole cose davvero durature possiamo arbitrariamente lasciargli in eredità o strappargli: una sono le radici. L'altra le ali.
sabato 19 marzo 2011
la festa del papa'
Per le mie mamme la festa del papà è spesso un giorno di crisi, che viene dopo un tempo duro in cui a scuola questa festa si prepara e devi fare i conti, maestre o non maestre, col fatto che l'universo bambino al papà giustamente ci tiene. Allora le domande..che razza di padre, com'è il padre , come si fa a festeggiare questo diamine di padre, che fanno male al cuore e al fegato delle mamme e non riescono a dare risposte ai bambini. Io vorrei provare a chiedere alle mie mamme di festeggiarlo comunque questo papà, bastardo o meno che sia, perchè ha reso possibile un incontro, quello vostro coi vostri bambini e che senza di lui, per quanto vi abbia fatto soffrire, a voi mamme e anche a voi bambine, senza di lui voi non sareste mamme e voi bimbi non sareste proprio.. penso che nessuna mamma vorrebbe rinunciare al proprio piccolo che stringe tra le braccia..e quindi ripeto quello che tante volte ho detto nei colloqui, prima della "scelta": questo figlio è la dimostrazione che persino il più stronzo degli stronzi può fare qualcosa di meraviglioso.
Forse si può, invece di augurare qualcosa a un padre assente, ringraziare di un amore che c'è e volente o nolente, senza quel padre oggi non avrebbe potuto esserci.