venerdì 24 febbraio 2012

cuori infranti


mia figlia di due anni a mezzo stamattina appena sveglia scende dal letto e viene da me, mi guarda e fa
"il mio cuore è spezzato!"..
c'ho messo un pò per capire cosa stava dicendo tra il pupese e l'incredulità sulla frase.. poi titubante alla terza volta che mi diceva la stessa cosa, ho ripetuto "amore, hai il cuore spezzato?"
"si!!" mi fa lei con sguardo addolorato..
allora mi inginocchio l'abbraccio (ammetto mi veniva da ridere non sapete quanto!)
"povera! - le dico - e come è successo??"
non va all'asilo non ha il fidanzatino nè l'amichetto del cuore..e poi cavoli s'è appena svegliata!!
mi guarda contristata e dichiara "è stato il principe"
il primo pensiero è stato "mortacci sua!" ma pareva brutto dirlo alla piccola così mi limito a un "mannaggia! e come si è permesso??" scuote la testa, serissima e mi fa "se ne è andato via!" - sto stronzo! commento mentalmente - però dico "ha fatto bene, era brutto non lo volevamo.
mi guarda mi abbraccia e mi dice "poi lo ritroviamo un altro".
ecco sì, trovamone n'altro che questo c'ha fatto na figura pessima manco è arrivato.
bah.

giovedì 16 febbraio 2012

menzogne


io non so perchè ci sia tanto bisogno di menzogne. e non so neanche perchè noi donne ce le beviamo tutte, per quanto molte sono davvero da oscar per la recitazione, altro che semplici balle.. sono dei veri castelli strutturati e premeditati.. Tutto questo, perchè avviene non lo so, ma ho la certezza che in qualche modo non passerà impunito. Ha 27 anni è nervosissima. Ha la pelle color cioccolato e gli occhi stanchi di chi sta combattendo. Ti guarda un istante e subito sfugge, come se cercasse intorno se arriva da qualche uscita segreta la soluzione ai suoi guai, o forse un altra batosta. E' in italia da diversi anni permessi regolari tutto a posto. Parla un italiano corretto, con l'accento francese che è tipico della costa d'avorio. Mi racconta di questa storia, lei che non ha nessuno e non ha fatto in tempo neanche a farsi amici nel bisogno che ha di lavorare. La vita sociale l'ha completamente abbandonata. Se conosce qualcuno non le chiama amicizie, sa distinguere i conoscenti..e sono tutti conoscenti i suoi. Anche gli amici di lui, col quale sta da un anno. Anche lui viene dall'Africa e l'ha messa incinta,da quasi due mesi. L'ha messa incinta tra i racconti di un amore che non sarebbe mai finito ma che ora improvvisamente non può continuare perchè tira fuori il jolly dal mazzo e ..confessa di essere sposato. Adesso e solo adesso fissa gli occhi su di me, probabilmente vuole capire se le credo. Le si riempiono di lacrime.. non è la prima storia di questo genere che ascolto ma ugualmente continuo a chiedermi che cavolo di uomo è questo, questo e tutti quelli della sua razza.. e perchè non esista tra le tante stronzate che ci stanno in giro un movimento un comitato di uomini seri, di quelli che esistono e hanno le palle quadre, che protestino contro quest'immagine maschile di schifo che c'è in giro. Intanto che una parte di me si figura picchetti inneggianti al "proud to be a true man" l'altra parte di me ascolta: lui le grida tutto il giorno che non lo vuole il bambino, che se pure ieri aveva detto di amarla oggi lo rinnega perchè deve (improvviso bisogno impellente!) far venire in italia la sua donna e non può certo tenersi lei con pure il marmocchio. Lei non vuole abortire. "da noi non si fa questa cosa, non voglio farlo" ma non sa dove andare. Difende la sua dignità si asciuga due fierissime lacrime (ce ne stavano ben di più); mi sta chiedendo aiuto. Insulto mentalmente quella spilorcia della padrona di casa che non voleva aggiustare il bagno e che pretendeva dall'idraulico che ha rifatto la vasca miseramente scrostata per l'usura e per il tempo le restituisse i vecchi rubinetti (sono ancora buoni!) e penso che con quella spilorceria c'andrà nella fossa..mentre io avrei bisogno di un'altra stanza..veramente anche altre due ma per cominciare una sarebbe buona.
Prendo la mia fida agendina, con un tot di numeri telefonici d'emergenza. Il fatto che abbia i documenti in regola certamente ci avvantaggia. Faccio due , tre, quattro telefonate.. niente le case di accoglienza sono sempre troppo poche. Poi ricordo che ho un'amica che mi deve un favore. E' un pò fuori mano la struttura ma prendere un treno è sempre meglio che andare sotto un ponte. Faccio quest'ennesima telefonata. Fare rete con altre strutture è sempre un grande gioco di convenienza reciproca. Se penso a quanti cav ho rifornito quest'anno..e se fossero tutti disposti al "cambio" saremmo apposto.Ma va bene così. Parliamo un attimo, le spiego la situazione e l'urgenza. Ha un posto per l'emergenza, un sovranumerario..e sono in attesa di una uscita..quindi lo aggiudichiamo, da stasera stessa è per lei. Aggancio, la ragazza sorride ha capito che siamo a una svolta. Parliamo di questo bimbo, parliamo del fatto che ha delle opportunità anche per non ritrovarsi con primo imbecille che passa che racconta le belle favolette che ogni donna vorrebbe sentirsi raccontare e che fanno presa, approfittando del cuore sanguinante. Mi abbraccia e mi chiede se può continuare a restare in contatto con me. Certo che si può, e stai tranquilla perchè si può risolvere tutto, insieme. Si può risolvere tutto.