martedì 31 gennaio 2012

stupore.


visita dei servizi sociali alla casa di accoglienza. Impressioni positive, dice l'assistente sociale, ha trovato le ragazze molto bene,ha assistito anche all'allattamento mentre ci ha parlato singolarmente, chiedendo le informazioni più semplici sulla vita quotidiana. Le ha trovate tranquille anche coi bambini, disponibili al dialogo, sorridenti. Si vede che c'è un bel lavoro dietro, dice..eccerto penso io mica pettiniamo le bambole. Si informa su cosa facciamo e come, le parlo dell'inserimento famigliare del fatto che tot volte a settimana stanno a casa con noi e condividono le difficoltà e le gioie della vita domestica, di una famiglia in cui non si scappa ma ci si assume la propria responsabilità e il proprio ruolo. Commenta "questo è oro colato". Sì, lo è, le rispondo, perchè avere un modello famigliare, quando una famiglia alle spalle di fatto per tutti i motivi che vuoi non ce l'hai, un modello da accettare o rifiutare, da voler imitare o completamente dissentire, è un punto di riferimento. Come avere una bussola che punta dritta a nord: tu puoi voler andare a sud..ma per andare a sud, dove sta il nord devi saperlo. Annuisce a bocca aperta , la famiglia è importantissima dice. Schizofrenica questa società che vive una famiglia disgregata e ne fomenta la disgregazione e la labilità eppure continua a riconsocerne il valore. Poi uno dice che la nuova generazione - ma anche la mia, che tanto nuova non è - non è equilibrata.. e grazie! mi meraviglierei del contrario.
Si informa su come facciamo la distribuzione dei generi di prima necessità e resta stupita quando gli dico che si fa tutto grazie alle donazioni. Mi chiede per quali canali ci facciamo conoscere e non temo proprio di citare internet, faceboo. Che è proprio vero sono i canali principali.
Quindi il mio grazie di oggi e lo stupore dell'assistente sociale è tutto per voi che continuate ad aiutarci e a seguirci.
e se qualcuno che ancora non lo ha fatto volesse contribuire - o qualcuno che l'ha già fatto volesse continuare- si può aiutarci inviando pannolini omogeneizzati e latte in polvere a
IL DONO onlus via val trompia 136 00141 Roma
oppure con un bonifico bancario o postale. I dati sono quelli qui sotto. grazie a tutti voi.
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sabato 21 gennaio 2012

sei anni


Il 17 gennaio abbiamo compiuto sei anni di vita, come associazione, e per festeggiare ci siamo ritrovati oggi, al we successivo. Eravamo una trentina di persone , un sacchissimo di bambini di varie età..i piccoli sono tanti e sono qui grazie al lavoro di questi sei anni. Tra i piccoli i più grandi era un pò che non li vedevo, quelli che c'erano oggi hanno tre anni, mese più mese meno..m'hanno fatto un grande effetto. Tutte femminucce, sveltissime oltre che belle da morire, tutte superorganizzate con chiarissimo in testa cosa vogliono e capaci di ottenerlo. Uno spettacolo fantastico. Cecilia seduta sulla panca con la mia Maria che si danno i baci, Serena che vuole arrampicarsi mentre Ilaria le guarda col passeggino del bambolotto faticosamente accaparrato e si tiene a debita distanza, dovessero pensare di portarglielo via.. E le mamme tutte fiere tutte capacissime del loro ruolo, perfettamente al loro posto..chi l'avrebbe detto, anni fa quando ci siamo conosciute. Le mamme della casa di accoglienza se li guardano un pò stupite che ci sia così tanta gente - per altro sono arrivati in ritardo quasi tutti e sghignazzavano, forse pensando che non sarebbe venuto nessuno..e invece ci siamo tutti! - si guardano intorno osservando forse come sarà il loro futuro, come saranno loro..in fondo queste mamme di bimbi più grandi, solo 4 anni fa erano nei loro panni. Si ride si sta insieme parlando di cose serie e meno serie..e poi arriva la torta, bellissima preparata dalla mamma di Michele - che ha 4 mesi e ne dimostra 8 -e le bimbe grandi spengono le candeline mentre cantiamo "tanti auguri a noi" battiamo le mani , scattiamo le foto..siamo proprio belli.
100 di questi giorni, e altri 100000 di questi bimbi.

mercoledì 11 gennaio 2012

Risolviamo subito

piange mentre mi saluta stringendomi la mano, piange mentre mi racconta la sua storia incasinata, piange mentre toglie il giacchetto alla sua bambina più piccola che ha 4 anni e anche se lei dice "ma lei non capisce" so benissimo che capisce tutto. Piange perchè il marito è nei guai e le ha detto che adesso un bambino proprio non ci voleva.
E' di 11 settimane ha solo pochi giorni per decidere e il foglio già firmato sta lì sul mio tavolo, vicino a quell'altro (mio stavolta) in cui mi ha lasciato i suoi dati.
Parliamo molto, per lo più parla lei. A un certo punto le chiedo se ama i suoi figli. L'amica che l'ha accompagnata, che in realtà è la maestra d'asilo della piccolina si è allontanata con la bimba per portarla a giocare nell'altra stanza e adesso sono sola con lei. Domanda pleonastica, so benissimo che li ama, ma voglio che me lo dica lei. Le chiedo se è stato uno sbaglio metterli al mondo se si è pentita, e di quale potrebbe fare a meno. Mi risponde che è stato tutto molto difficile sempre ma è felice di averli e no, non è pentita e no, non potrebbe fare a meno di nessuno di loro, che sono tutti speciali.
"cos'ha di diverso questo che hai nella pancia?"le chiedo sorridendo.
"che non lo vedo.."
non ci penso neanche un attimo e tiro fuori una bustina da dietro la schiena,sulla poltrona su cui siedo: la tengo sempre a portata nei colloqui. Aprendola con calma , la guardo negli occhi: "risolviamo subito" dichiaro,e le metto in mano questo



Qualche secondo di silenzio riempie la stanza. E' sbalordita, lo guarda mentre le lacrime rigano abbondantemente il suo viso, e continua a fissarlo. Lo gira tra le mani a bocca aperta, lo accarezza. Non chiede spiegazioni ma le do io lo stesso. "tuo figlio è così, questa è la riproduzione di un bimbo di 12 settimane." Mi dice che vorrebbe fosse una femminuccia, che sarà bellissima come l'altra e improvvisamente parliamo di progetti per questo bimbo. "ce la farò , mi saluta, ce l'ho sempre fatta per gli altri, ce la farò anche per lei" Mi abbraccia stretto , non c'è bisogno di dire altro.
Ci rivedremo presto.

giovedì 5 gennaio 2012

la parte della cattiva


E' successo di nuovo. Questa cosa che c'è qualcuno che consiglia di "dargli" il bambino perchè "tanto tu" non ce la puoi fare e "invece con me" starebbe meglio ..e poi anche "così tu" ..trovi lavoro, ti sistemi fai quel che cavolo ti pare.. io proprio non la reggo. Non mi scende giù e non posso dormire la notte pensando che accada qualcosa di irreversibile.
Ci sono dei dati ti fatto: questo bambino da novembre non ha preso un solo grammo. L'ultima volta che è venuta la nostra pediatra a pesarlo l'ha guardato, lei che è abituata a tutto, e sorridendo mi fa "ma che bel bambino di 2 mesi paffuto...e invece ne ha? seeeiiiii..ed è ...scaaaaarnoooo..." niente da obiettare, assolutamente vero. Quando lo spogliamo per pesarlo ha le stesse proporzioni di un neonato: torace inesistente e capoccione. Sei mesi e sei kg di peso. Nella stanza accanto ho una mamma con un neonato di due mesi che ne pesa 5.5 . Non sta ancora seduto. E non accenna a poterlo fare. Tiene ancora male la testa..insomma sto figlio non se la passa bene.
La madre dice delle cose che non quadrano tra cui la storia del "dallo a me" ma anche di un presunto servizio sociale cui si è rivolta..senza però nè permesso di soggiorno nè carta di soggiorno (e quale servizio sociale la prende in carico!?). Dice che la pediatra sua , quella della asl, sa che è in una situazione di indigenza. Però ha pretese di svezzamento da Parioli che non vanno d'accordo con l'essere al corrente di come il bimbo vive. In questo mese ha calato di sua sponte le dosi della crema di riso da dargli nella pappa, da cinque a tre cucchiai e la dose d'acqua da 200ml a 100.. praticamente non mangia nulla... "sennò poi lo lascia".. e di latte ne prende 60-100 ml al giorno.
Non può andare così. Non può andare per la malnutrizione, non può andare per l'alloggio in cui vive (ha subaffittato ad altre tre persone , dice, ma poi ritratta e dice che sono due.. resta che ha una sola camera da letto..lei dove dorme? e il bambino come sta?) non può andare niente di niente di quel che vedo. E questa storia, in aggiunta di qualcuno che vuole prendere il bambino è decisamente la goccia che fa traboccare il vaso. L'ho minacciato più volte, l'ho anche già fatto senza esito..stavolta invece ho potuto parlare con un'assistente sociale che mi conosce e finalmente è andata in porto:l'ho segnalato di nuovo. Ho preso la palla al balzo perchè mi avevano chiamata per una delle nostre ospiti, e alla fine ci siamo messe a parlare anche di questa situazione.
Spiego che provvediamo a tutto: al cibo per lei, al cibo in ogni forma per il piccolo, ai vestiti per tutti e due, all'oggettistica..ma il punto è che la situazione è seria. Si attivano, intervengono , mi promete. Capisce dal mio tono che ritengo ci sia un pericolo reale e si segna i dati della madre. Detesto fare la parte della cattiva, ma qui un bambino sta rischiando e non si può stare a guardare mentre va così.