Suona il campanello, ecco le due ragazze indiane coi bimbi di 1 e 3 mesi.. vado ad aprire la porta.. sorpresa, non sono loro, è Jane, un'altra ragazza, filippina. Bassina con un pancione enorme.. deve essere quella che partorisce ad agosto.. La faccio accomodare e intanto cerco di districarmi nell'ingresso tra i bustoni ormai tirati fuori , i vestitini sparpagliati..caspita devo arrivare alla stanza dove sta la carrozzina da consegnarle. E' imbarazzata, penso sia difficile chiedere, sempre. Grazie alla collaborazione con Azur abbiamo a disposizione alcune carrozzine/passeggino assolutamente nuovi, ancora etichettati, bellissimi di fattura pregiata. Lei è fortunata: le tocca uno di quelli. Non riesce a sorridere più di quanto già facesse all'ingresso, credo sia frastornata da quanta roba abbiamo preparato per quel pancione in dirittura d'arrivo. Si perchè noi non diamo "bustine di vestiti" ma sacchi di roba, che grazie a Dio c'è sempre qualcuno che regala i vecchi corredini dei suoi bimbi e non ci manca niente.. Le mostro qualche vestitino, "guarda che principe che sarà con questo!" sorride ancora, ringrazia prende la tutina e la poggia sulla pancia. Le faccio vedere come si apre e chiude la carrozina, e le consiglio di chiamare qualcuno per farsi aiutare a portare tutto sennò non può farcela. Tira fuori un cellulare versione citofono e compone un paio di numeri di telefono intanto mi volto, mentre lei parla, e guardo le mie mamme sedute a scegliere altri vestiti "hai visto come va in giro?!" io no, veramente non l'ho neanche guardata.. perchè? chiedo"ma ti pare modo!" con fare indifferente mi volto a guardare, ero così presa dal mucchio di roba da spostare che proprio non c'avevo fatto caso.. e mi rendo conto che quello che mi sembrava un fuseaux è invece un collant..per altro rotto.. e sopra, la camicia appena più lunga della pancia non nasconde niente. Quando si hanno tante cose, gratuitamente, è facile non rendersi neanche conto della ricchezza che si ha..così queste viperette che sono piene di tutto per loro, non si rendono conto che quella poverina non ha da vestirsi probabilmente.. farò la prova del nove: se vorrà i vestiti scartati da loro è perchè di suoi non ne ha.
Intanto l'altra ha finito la telefonata e le chiedo se le servono vestiti per lei, finchè partorisce. Le si riempiono gli occhi di lacrime e dice magari! tiriamo fuori dalla busta quel che abbiamo, due jeans un altro che andrà bene anche dopo il parto, tre camicioni, prende tutto se li stringe addosso.. le due mamme si vergognano di aver pensato male e vorrebbero poterle dare altro.
Lei ringrazia, sorride, si è organizzata. L'accompagno al portone. Salendo in ascensore le chiedo del padre del bambino. Di nuovo si riempiono gli occhi di pianto e dice che lui non voleva che voleva che lei lo buttasse via, ma lei invece è andata avanti e lui è sparito.L'abbraccio in silenzio e forse per la prima volta si concede un pianto non da sola. Le chiedo come si chiamerà il bambino e se le piace la carrozzina "hai visto? è nuova eh!" "sì, lui è un bambino fortunato", mi risponde sorridendo, e ci salutiamo.
E' un sabato di fine luglio e mi arriva un messaggino: è nato Giuseppe è bellissimo nella carrozzina nuova. Grazie di tutto.
Jane.
1 commenti:
Che donna coraggiosa Jane! Che il Signore protegga lei e Giuseppe!
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