mercoledì 14 marzo 2012
così suona male
una bella stretta di mano forte e vigorosa già ti fa capire il carattere di chi hai di fronte. Mi guarda dritta negli occhi non ha paura ed è molto determinata. E' bella, alta, sicuramente piena di risorse prima ancora di parlarci ne ho la certezza. Unico contatto fino ad ora è stato lui che è più indeciso certamente di lei, e che questo figlio, al contrario di lei, lo vuole.Lei è certissima invece , ha detto no e no vuole che sia: viene da me solo per fare un favore a lui e dimostrargli che anche lei fa qualcosa per lui.
Io non faccio colloqui in coppia, lo mando a farsi una passeggiata e restiamo sole. Che bello sguardo , è piacevolissimo parlare con lei. Sedute sul divanetto mi illustra tutti i suoi mitivi le sue paure " e se abbiamo sbagliato ma possiamo rimediare, perchè non farlo?" eh si..se la poni così..chiaro che sembra tutto facile..ma io la pongo diversamente e, dopo averla ascoltata, adesso ho qualcosa da dirle io.
E' davvero incredibile questa cosa , questo modo in cui l'aborto ce lo raccontano..il rimedio la macchina del tempo..la soluzione più facile, e riprendi in mano tutto. Già, omettono che nel pacchetto che riprendi in mano c'è il figlio che avevi prima..solo che prima era vivo, ora è morto. Non male eh, come omissione.
"perchè sono bloccata?" mi chiede e le certezze di prima hanno già vacillato di fronte alla stessa verità posta in un altro modo..Sei bloccata perchè non lo vedi, perchè per ora per te non è un figlio "no - fa lei - infatti è una gravidanza" già.. un test con due lineette rosa.. annuisce. Pensi di poter dire a un futuro figlio , quello che programmi di avere tra qualche anno, qualcosa tipo amore di mamma meno male per te che sei arrivato oggi, se arrivavi due anni fa mica nascevi..t'ha detto culo eh...non così a tuo fratello..che è arrivato troppo presto..meno male che non eri tu, sennò non l'avresti certo raccontata.. mi guarda ci pensa.. suona male eh? le chiedo.. "si , così suona male..." mi alzo, apro un cassetto. Ed è sempre lì, nella sua bustina mille-bolle, il modellino che uso da qualche tempo al centro. Mi avvicino con calma, mentre mi guarda domandandosi cosa sto facendo "vedi, il punto è proprio questo, che siccome non lo vedi, questa cosa non te la sei mai chiesta, se potresti dirlo a quel figlio che programmi di fare domani..il giorno giusto nel momento giusto.." le apro piano la mano, e lo deposito sul suo palmo. Lo guarda, mi guarda "è così???" no, un pò più piccolo, due centimetri in meno. lo rigira..
adesso è proprio difficile da dire quella cosa...
già. adesso non è proprio possibile dirla.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento