martedì 9 novembre 2010

giornate difficili

"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!" E rise ancora. "E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. " Il piccolo Principe


Ha deciso che abortirà. 
Aveva capito che offrivamo appoggio a chi voleva abortire e per questo si ci ha contattati: sennò l'appoggio per andare avanti l'aveva trovato altrove, ma lei proprio non ci riesce, vuole abortire perchè si sveglia la mattina in preda all'isterismo, dandosi i pugni sulla pancia. Forse perchè odia il padre del bambino? boh non lo sappiamo. Il fatto è che , dice, "è questione di vita o di morte: o lui/lei o me, perchè a me sembra di morire".
Di figli ne ha già due -come nella nostra consueta statistica il terzo figlio viene abortito per tutti i motivi che ti pare - al dopo non ci vuole proprio pensare perchè c'è il suo ora che è insopportabile. Non mi lascia neanche il tempo di dire una sola parola, mi parla sopra e non ascolta. Allora devo ascoltare io, mio malgrado, un delirio di due minuti non di più. Ha detto che si è sbagliata, che aveva capito male, per il sito. Che da me , da noi, non può avere alcun appoggio perchè abortirà. punto. "Se non ce la faccio non ce la faccio no!". ciao e attacca.

il prossimo che mi dice che se mi avesse incontrato prima non avrebbe abortito gli do fuoco.


mi prende un nodo alla gola. la sensazione è quella di soffocare perchè stare ai colloqui che siano di persona o al telefono, non è assolutamente semplice. Prima di tutti darei fuoco a tutti quelli che dicono che i volontari del cavolo (e io di cavoli sono esperta) come me impongono a qualcuno le scelte. MA QUANDO MAI!! quando mai puoi imporre qualcosa a qualcuno! manco un suicida puoi tirare giu' da un balcone! puoi suggerire caldamente di scendere, puoi strattonarlo ma se quello si vuole buttare ti sfila la mano dalla mano e si butta. figuriamoci chi non vuole aiuto per trovare soluzioni vere, non quelle fantoccio come l'aborto. l'aborto non è una soluzione è un suicidio. è rimandare-a-tra-qualche-tempo la realtà che devi affrontare: che sei rimasta incinta e quel figlio c'è. solo che se ti fai aiutare l'affronterai vivo. se non ti fai aiutare l'affronterai morto. ma sempre un figlio avrai. e averne uno morto chi ti dice che è facile è un deficiente.
annaspo ancora. mi si è incupita la serata. sento un senso di magone e angoscia. "se non ce la faccio non ce la faccio". senza replica, senza il tempo di dire possiamo farcela insieme. click. C'ho una serie di incendi da appiccare che resteranno piromania onirica e niente più. 
silenzio e buio.


e poi mi piomba prepotente davanti agli occhi un'altra storia ,che vi invito a leggere: una storia nuova.
e ricomincia tutto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

avrei voluto parlare con una persona come te ... anche se per altri motivi le cose sarebbero comunque andate così come sono andate...ciò che fai è importante, io mi trovai davanti ad una persona che non aveva né il tempo né la voglia di ascoltare, suggerire ... ampliare il ventaglio delle possibilità di scelta...Grazie

ilovemymom ha detto...

tu hai ancora oggi la possibilità di parlare con me. vieni a vederlo nel sito dell'associazione cosa facciamo. si può sempre trovare altre scelte, anche al sopravvivere, perchè noi siamo chiamati a VIVERE e a vivere in pienezza.
guarda che ti aspetto eh. fatti riconoscere.
un abbraccio

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