lunedì 15 novembre 2010

i bambini non fanno mai capricci

lettera di una mamma:
Ho letto il manualetto" i bambini non fanno mai capricci" che spiega come: "malumori, pianti, impuntature, sono solo il frutto di paure, ansie, gelosie..." praticamente secondo questa guida noi adulti chiamiamo 'capricci' tutte quelle manifestazioni dei bambini che trasgrediscono le regole del vivere pacifico, es pianti incomprensibili, impuntature, rifiuti immotivati di mangiare, di vestirsi, di salutare, di andare a leto e altri ancora. Ma 'capricci' non è la paura giusta. La verità è che ogni apparente capriccio è qualcosa di ben diverso, che ha un'origine in qualche modo molto seria.. boh! ma è davvero così? la realtà a me pare ben diversa!!..io ho da sempre impostato l' educazione del mio piccolo con delle regole semplici ma fondamentali sulla buona educazione, sul rispetto per gli altri, sulle regole del buon vivere civile...e ho parlato, parlato e parlato, spiegato, spiegato e spiegato, fino ad avere persino fastidio nel sentire la mia voce ripetere per l'ennesima volta la stessa cosa... (come mi hanno sempre consigliato, il dialogo è alla base di tutto, spiegare e motivare i no e quello che gli dici di fare...) ma lui che ha un carattere bello tosto adesso che ha 4 anni non mi ascolta più. Sere, tu come ti regoli? l'hai superato?


io non l'ho superato.. 
nel senso che ogni età ha la sua sfida. quando sono piccoli vogliono provare a vedere se davvero è come hai detto.. davvero "no" è "no"? e ci provano. provano quanto resisti prima di cedere perchè prima o poi questa tecnica (che affineranno negli anni della preadolescenza/adolescenza) gli tornerà utile..loro già lo sanno, e noi che siamo sempre indietro con gli studi, no!
man mano che crescono le sfide diventano diverse porre i paletti è sempre più problematico e ti mette sempre più in gioco. 
la teoria del dialogo sempre e comunque, motivare tutto tutto tutto l'ho sepolta. e anche calpestata. a sfregio. 
la odio. 
è controproducente mette te allo stesso livello del bambino, non è affatto detto che devi motivare sempre le scelte del no. almeno non quando sono piccoli: gli effetti sono devastanti sulla psiche della mamma. Al mio primo figlio ho sempre (imbecille me!!) spiegato tutto parlavo..uh! se parlavo! mi rincoglionivo da sola di parole, come dici tu.. e così presto è diventato uno che ribatteva che chiedeva spiegazioni anche quando non c'era più da spiegare.. che diventava impossibile mettere un punto, quella famosa linea di confine tra me e lui che comunque ci deve essere perchè io sono il genitore e lui il figlio diventava una trincea da difendere finchè morte non ci separi.
una fatica!!!!
pian piano ho smesso di motivare tutto, con i figli dopo il giochetto l'ho imparato. questo non vuol dire impartire ordini insensati che devono obbedire punto. ma che semplicemente gli dico no, con la spiegazione più breve possibile e non accetto alcuna argomentazione.
da che sono piccoli a che crescono.
sto sopravvivendo all'orda barbarica.. se ho altri sviluppi positivi te lo faccio sapere..
per ora posso dirti che la biondina urlante di 18 mesi mi sta facendo diventare calva... se sopravvivo pure a questa ti faccio un fischio..intanto prendo appunti..


p.s. un clamoroso vaffa a chi dice che i bambini non fanno capricci..

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