domenica 20 marzo 2011

le ali

mi chiedevo giusto come fare a rintracciarla. un pensiero sfuggente misto tra gli impegni della giornata, gli appuntamenti e poi la prossima settimana devo pensare anche all'intervista..però mi era balenato in testa così. il numero non lo trovo più , e avevo maledetto il costruttore di questi diamine di cellulari che salvano solo un tot di chiamate ricevute..mentre a me servirebbe una quantità infinita di numeri salvati..che non si sa mai. Stavamo andando a pranzo e squilla il telefono. Non il cellulare personale, non il numero di servizio.. il telefono di casa. Strano che lui faccia tutte queste domande, pensavo fosse mia madre.. invece è lei..che chissà come ha scovato il mio numero di casa; lei, che ha ha portato da me la sua compagna di classe  incinta (è di moda da me farsi accompagnare dalle amiche, sotto una certa età..) qualche giorno fa e ora è disperata e spaventata e preoccupata..perchè l'amica ha confessato tutto alla madre che "l'ha fatta ragionare un pò" e la porterà ad abortire, dopodomani. Parliamo mi chiede cosa dirle e vorrebbe avere da me l'autorizzazione a dirle di più..o almeno di poter credere di essere all'altezza di farlo.. quanto bisogno abbiamo di esser motivati, di trovare la conferma all'esterno del nostro stesso esistere; e lei vorrebbe da me insieme a "magari non serve ,ma tu provaci, avrai fatto davvero tutto", vorrebbe la formula magica per un'ultima arringa verso una madre che evidentemente stima la sua stessa figlia meno di zero, visto che le ha ripetuto che "se viene come te meglio non metterlo al mondo" e che "senza di lui (che se l'è data a gambe il lui eh..accidenti che uomo, val la pena tenerselo! ndr) inutile che pensi di farcela"..
Non vi racconterò cosa le ho detto, non vi parlerò della tenerezza che mi ha fatto questa ragazzina che dopo qualche minuto mi dice "ho già dimenticato tutto! puoi dirlo a mia mamma per favore che lei se lo ricorda meglio..", non è importante neanche fermarmi a spiegare che forse le due mamme si parleranno..e che non faccio il tifo per l'empatia nè spero esca fuori una comune "mammità" ..ma che ho come la sensazione che quella madre abbia abortito a sua volta e spero si possa chiederle se le è piaciuto così tanto da consigliarlo alla figlia- e che così si fermi e rifletta.
Vorrei solo fermarmi prima, al messaggio che quella donna ha passato a sua figlia che è semplicemente che da lei, proprio lei, sua figlia,  non potrà mai uscire niente di buono, che non vale niente e di questo la figlia farà tesoro. Bisogna pensare bene a cosa diamo o togliamo ai nostri figli, perchè di tutto quello che abbiamo, due sole cose davvero durature possiamo arbitrariamente lasciargli in eredità o strappargli: una sono le radici. L'altra le ali.

2 commenti:

agapetòs ha detto...

"se viene come te meglio non metterlo al mondo"

AGGHIACCIANTE

Corie ha detto...

sarebbe forse troppo doloroso e agghiacciante (come dice chi prima di me) scoprire cosa c'é nel cuore di un genitore così cinico.

Una compagna di classe di mia sorella rimase incinta a 18 anni, nell'ultimo anno di liceo. Una ragazza un po' "alternativa": fumava, e non solo sigarette, piercing, tatuaggi e quant'altro ... aveva un ragazzo tossicodipendente.
La maternità l'ha trasformata e resa migliore.

Io faccio il tifo per questa ragazza, che possa insegnare qualcosa a sua madre, visto che mamma ha dimenticato quante cose risorse di amore e responsabilità ha scoperto in sé dopo la maternità.

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