mercoledì 29 giugno 2011

401

E' cominciato con una telefonata, ieri. Pochi minuti, dice di essere certa per l'ivg chiede un appuntamento per parlare. Solitamente in queste telefonate non concedo molto campo perchè preferisco guardarci in faccia..ma qualche informazione devo chiederla è giusto che sia così. Sono i soliti perchè e per come che già mentre li chiedi ti sembrano domande stupide eppure dentro la risposta c'è tutta la vita di chi hai di fronte, mai è scontata. Ascolto, fissiamo per il giorno dopo, oggi, nel tardo pomeriggio e mi permetto - non succede sempre - di fare una postilla "ti premetto che l'aborto non ti risolverà i problemi te ne aggiungerà altri" "sarebbe il secondo - bisbiglia" ecco.. era qui che ti volevo. Da qui è un attimo, l'ultimo minuto è fantastico, un concentrato di possibilità offerte e di fame di riceverle che non si spiega con quelle due battute che ci scambiamo " se ti è piaciuto rifallo, sennò ti aiuterò a fare altro. lo vuoi il mio aiuto?" e un "tanto.." che è un grazie, solo con altre parole. Mi manda un sms per dirmi che sta per arrivare , forse vuole rassicurarsi e sapere che sto ad aspettarla davvero. Parliamo per un'ora ma soprattutto le chiedo di dirmi esattamente cosa vuole che io faccia. La risposta si intreccia con altre domande, con altre cose cui pensare, coi problemi che non si sa da che parte prenderli ma che insieme piano piano guardiamo..e sembrano meno grande. Vuole che io ci sia e che le dia dei segni per capire che non mento. E' incredibile come le persone riescono a tirare fuori la forza che hanno dentro se qualcuno mostra credibilmente di credere in loro; e non importa che sei parente o meno..importa che ci credi che gliela stai offrendo , quella diamine di possibilità che era una vita che aspettavano di essere rassicurati che sì, c'era anche per loro.
"cosa pensi?" le chiedo
"adesso penso positivo, ma ce la farò domani?" sorrido, sì che ce la farai e se sei giù mi chiami e sei a cena da me, tutte le volte che vuoi. Sorride forse pensa che stia scherzando..
Stiamo uscendo, siamo d'accordo di vederci la prossima settimana e passiamo di fronte alle foto dei bimbi nati, "quanti sono!" dice guardandoli e io no, sono pochi i nostri sono 400 qui non ci sarebbero entrati.
"401..." mi corregge..
"e ammettilo, ti piace..." sorrido io chiudendo la porta

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