Conosco una donna incredibile. La conosco da due o tre anni, non ricordo con precisione, e quando l'ho conosciuta aveva toccato il fondo e da tempo iniziato a scavare. Questa donna è incredibile perchè ha una rarissima capacità introspettiva , per altro estremamente lucida; messa insieme a un sano sarcasmo e a una vita stra-incasinata, con condimento di un caratterino niente male, è una mina vagante in senso positivo. Non ne passa liscia neanche una nè a sè stessa nè agli altri ed è capace di un gran cuore. Anche lei ha voluto intervenire portando la sua testimonianza a chi difende il diritto delle donne a fare presunte scelte sulla vita dei loro figli per ottenere non abbiamo ben capito cosa (e manco ci interessa saperlo). Vi riporto la sua testimonianza, di donna che ha scelto convinta di quello che sceglieva e ha sbagliato.
Adonella scrive:
PRESENTE. Eccomi, io sono una delle tante che ha abortito convinta di cio’ che faceva, in solido. Sono una di quelle che subito dopo si è sentita liberata, di quello che ritenevo un peso. Si eccomi, presente.
Almeno io si, mio Figlio no, purtroppo.
Io, prima convinta ed ora pentita, pentita con dolore e neanche tanto sopportabile, disperata. Eppure 21 anni fa, quando gli negai la Vita, credevo fosse giusto (che è legale si sa) eliminare con la morte quello che credevo fosse un problema; perché il “problema” che avevo nel ventre era Qualcosa di vivo sin dai primi istanti. Una volta sbarazzatami dall’”Ingombro” ne fui sollevata, liberata, e per tanti anni sono stata tra quelle “pseudo” donne pro aborto. Pseudo perché solo concepire l’aborto è disumanizzante, figuriamoci poi praticarlo.
Ma ora sono fuori dai vostri cori di orrore, i vostri slogan mi repellono, e vi deluderò care portavoci e fautrici di abominio, soffro per aver negato la vita a mio figlio. Darei la mia Vita, per riavere anche un solo istante tra le braccia il mio piccolo ma è tardi, tutto dannatamente compiuto.
L’ideologia del pro aborto si dichiara a sostegno dei diritti delle donne, mentre appoggia e giustifica un reato, malvestito da diritto, il più grave tra tutti: quello di uccidere.
L’unico diritto cha ha ragione di essere è quello alla vita umana, in tutte le sue forme ed espressioni (perché non siamo tutti perfetti no?)
Forse nell’ideologia pro aborto che prevede “una vita triste per quelle che non sono troppo convinte e una invece più tranquilla per quelle che lo sono “c’è qualcosa che non va troppo liscia? Forse non avete fatto molto bene i conti e le vostre congetture crollano come i castelli di sabbia?? O forse, quelle come me e sappiate che sono tante si sono drasticamente rese conto di aver “sbagliato” e compiuto un atto gravissimo?
E per me non c’è stato nessun contesto colpevolizzante, dopo tanti anni, troppi senza mai aver provato un minimo di turbamento emotivo verso quel fatto degenere , con la completa indifferenza per quel povero MIO piccino che mi era capitato non certo perchè lo aveva scelto Lui, mi sono trovata sola con me stessa a scavarmi dentro per tirar fuori quel briciolo di umanità rimastami bastevole per cominciare ad amare e commemorarlo con una naturale potenza, quella di una Madre.
Al mio piccolo ci pensa Dio, se ci crediamo (e non consola….), ma chi pensa a me al mio recupero come essere umano?chi vuole la mia riabilitazione alla Vita dopo averla negata? Chi mi spinge a Vivere anche così, amputata per usare una parola che renda bene il mio stato?Beh mi sto facendo aiutare da chi la vita la promuove, anche quando è inattesa e in ogni sua possibile manifestazion considerati il fumo negli occhi di chi l'aborto lo promuove.
E pensare che invece coloro che si prodigano a favore della Vita nascente molto spesso e auspico sempre di più tolgono la nebbia dagli occhi e dal cuore sino a rendere chiaro cosa è con l’aborto: l’uccisione terribile di un innocente, perpetrato nei più dei casi, dalla stessa madre
In conclusione, care amazzoni della libertà femminile, dovete riconoscere un minimo di vacillio delle vostre convinzioni.
Dai su, per lo meno, non ditemi che credete al 100% che sia una cosa “normale” abortire anche per quelle che ne sono convinte! Perché non è normale estirpare un “feto” da un posto dove tutti i feti devono stare e rischiare spesso anche la propria vita.
Non ditemi che siete convinte al 100% che la “legalità” di abortire un Figlio (una cosa a caso tra le tante: per voi davvero sino alla 12ema settimana non è un bimbo lo è invece alla 12+1 giorno, quindi massacrabile prima e poi dopo qualche riserva? )non abbia mai destato nemmeno una volta nella vostra vita un pensiero a quel Figlio mai nato.
No non ditemi che è così, perché non ci credo, e se lo dite so che mentite.
Se invece insistete con ‘sta storia del diritto all’aborto, con ‘sta cosa triste che un Figlio ci può stare solo se è desiderato allora il mio consiglio è di provare ad ascoltare anche qualcosa di diverso. Ad affrontare anche storie come la mia.
Infine esprimo la mia perplessità che è ormai certezza: mi sa che queste argomentazioni pro aborto sono un po’ tutte edificate con del fango ..ah non è fango?
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