Marina scrive:io sono una donna che ha abortito un figlio desiderato, un figlio malato, gravemente malato e quindi era "MEGLIO" così, tutti (quasi) avrebbero preso questa decisione, era da egoista pensare di mettere al mondo un bambino in quelle condizioni sapendo in anticipo che avrebbe patito sofferenze e dolori indicibili; lo so cosa state pensando: lei un motivo "valido" lo aveva, poveretta, invece eccomi qui con le altre mie amiche a testimoniare che MAI E POI MAI esiste un motivo che giustifichi quella schifezza che risponde al nome di ABORTO!!sono arrivata qui 3 anni fa dopo aver abbandonato il mio bambino carica di dolore e con quel senso di vuoto terribile, confrontandomi con le donne di questa associazione meravigliosa ho potuto rendermi conto che olrte a soffrire per il fatto che volevo quel bambino c'era pure la verità che lo avevo abortito io e non era vero che non avevo altra scelta, l'avevo eccome, solo che non riuscivo a vedere un'altra strada.sono felice perchè sono guarita da quella mentalità che voi avete e della quale ero schiava anche io,imprigionata nella convinzione che in certi casi è meglio abortire; no, non lo è mai mai mai e poi mai e lo griderò finchè avrò fiato: Michele, ti amo.
mercoledì 23 maggio 2012
la poveretta col motivo valido ( #marciaperlavita parte 13)
Eh si arrivano anche le testimonianze di quelle che avevano motivi validi. Ma davvero ci sono motivi validi? davvero le mamme validamente motivate ci credono a questa cosa? davvero la morte risparmia sofferenze? tocca pensarci bene: perchè ciascuno di noi nella vita almeno un pò soffrirà.. forse che sia meglio ucciderci preventivamente? o non sarà meglio trovare qualcuno che ci ami, mentre stiamo soffrendo e che con l'amore suo gratuito proprio quando non possiamo ricambiare, ci aiuti a superare la sofferenza?
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1 commenti:
«Meglio avere un figlio morto da ricordare che un aborto da dimenticare» (Sabrina Pietrangeli Paluzzi, "la Quercia Millenaria")
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